“Entriamo in una nuova fase in Italia dobbiamo fare saltare schemi ormai logori, miopi. L'Italia di Mario Draghi può chiudere un ventennio di conflitti e aprire una nuova fase politica. Buon utilizzo del Recovery Plan significa rilancio economico e sociale e riforme, a cominciare dalla giustizia.
Significa scommettere sull'istruzione, sulla conoscenza, sui giovani. Significa proiettare l'Italia nella transizione ecologica e digitale”. E’ questo il pensiero dell’eurodeputato Sandro Gozi che lunedì 20 settembre sarà a Moliterno in provincia di Potenza alle 19,00 presso il Cine Teatro Pino per presentare il suo ultimo libro ‘. L’incontro prevede i saluti del sindaco di Moliterno, Antonio Rubino e del capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale Luca Braia. L’introduzione sarà affidata a Carolina Biscaglia dell’associazione Audaci e in seguito è previsto un dialogo con l’autore moderato da Lina Paterna direttrice di Cronache del Mezzogiorno. Le conclusioni saranno affidate al vicepresidente del Consiglio regionale, Mario Polese.
Per la cronaca, Sandro Gozi è personalità politica di spessore europeo che vanta già straordinarie esperienze di livello internazionale. Gozi che attualmente è membro del parlamento europeo nel Gruppo Renew eletto nella circoscrizione francese con la lista Renaissance, promossa dal presidente francese Emmanuel Macron e da En Marce, è anche dal 5 maggio 2021 segretario generale del Partito democratico europeo. In precedenza oltre a essere stato consulente agli Affari europei per il Governo francese del Philippe II, fu nominato Sottosegretario di Stato agli Affari europei nei Governi italiani guidati da Renzi e Gentiloni. La presentazione del libro rappresenta una occasione importante per la Basilicata e per l’intero Mezzogiorno per approfondire questioni politiche importanti proiettate a un futuro liberale ed europeista di cui lo stesso Gozi è figura centrale come lo stesso Gozi nel proprio volume ha rimarcato: “Ho sempre creduto che l'Europa sarebbe stata democratica o che non sarebbe stata affatto. E sono anche convinto che sia semplicemente impossibile avere una democrazia europea senza una vera politica transnazionale. Senza un'Europa democratica, non avremo mai l'Europa sovrana, l'Europa 'potenza' di cui abbiamo bisogno”.