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Potenza, 19 settembre. Il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Polese di Italia Viva, stamani ha incontrato il direttore dell’Asp, Antonello Maraldo sulla questione dei precari Covid. L’incontro da parte di Polese era stato richiesto venerdì dopo la notizia dell’invio di 30 lettere assuntive ai vincitori dell’ultima graduatoria regionale da parte dell’Asp e con il possibile non rinnovo dei contratti ad alcuni precari assunti durante la pandemia da Covid 19. Polese quindi ringraziando “il direttore generale Maraldo per la celerità con cui mi ha concesso audizione e per le nozioni esaustive e precise che ha fornito”, fa il punto della situazione. “Da quanto emerge il numero di precari stabilizzabili per legge non è totalmente assorbibile dalle strutture regionali. Non è decisione che sta in capo alle aziende regionali ma una norma nazionale”. Per questo il vicepresidente del Consiglio regionale annuncia: “Presenterò una mozione in Consiglio regionale in cui si chiede al presidente della Giunta, Vito Bardi di farsi carico nella Conferenza Stato Regioni del tema dei precari Covid per modificare la legge. Ovviamente la questione non riguarda solo la Basilicata ma tutto il Paese”. “Durante il Covid, per fronteggiare la grande emergenza è stato assunto un numero di operatori sanitari ben al di sopra di quello che le norme odierne consentono di assumere. Si tratta”, evidenzia Polese, “di un problema nazionale che andrebbe superato però con una norma governativa”.

Detto questo, sempre il vicepresidente del Consiglio regionale, entra nel merito del problema: “Resta comunque che tutti coloro che durante la pandemia abbiamo chiamato eroi, oggi non possono essere mandati a casa. Va fatto tutto il possibile per garantirgli prospettive future. Per questo oltre a tentare di modificare le norme a livello nazionale sarebbe opportuno che si faccia un tavolo regionale per provare a capire se si riesce a redistribuire l’intero personale su tutte e quattro le aziende sanitarie della Basilicata considerando che l’Asp si è fatta carico più di altri della fase Covid ereditando numeri più importanti”. Insomma, coniugando le norme con la necessità di stabilizzare i precari, Polese auspica che “questo tavolo istituzionale riesca a mettere insieme, in uno schema ragionato, tutte le opportunità che ci sono in campo con la Madia e con le altre procedure di stabilizzazione provando allo stesso tempo ad anticipare l’approvazione del piano di fabbisogno degli infermieri di Comunità e chiedendo responsabilmente a tutte le aziende sanitarie di fare un sacrificio comune”. Al momento, da quanto lo stesso Polese ha appreso, è che c’è da trovare una soluzione per 13 Oss, che a oggi rimarrebbero fuori dalle stabilizzazioni, e per gran parte degli infermieri: circa 65 persone per le quali dovrebbero essere attivate 130 assunzioni totali per rimanere nei vincoli di legge.  “Sono numeri alti sui quali bisogna trovare una soluzione. Non va dimenticato nessuno e l’auspicio è che si riesca a fare un piano per garantire a tutti di rientrare in uno schema di assunzione”, conclude l’esponente di Italia Viva.

“Nonostante le tante rassicurazioni dei mesi scorsi risultano a forte rischio le stabilizzazioni dei precari della Sanità assunti per affrontare l’emergenza durante la pandemia del Covid 19. Chiedo con forza che si mettano in campo realmente tutti gli sforzi per prorogare tutto il personale e mettere in sicurezza il posto di lavoro di chi si è esposto in prima persona a rischio della propria incolumità e quella delle proprie famiglie”.

Potenza, 31 agosto 2023. Soddisfazione per quanto fatto insieme finora e voglia di ricominciare con ancora più convinzione dopo la pausa estiva. Questo, in estrema sintesi, l’esito della riunione che si è svolta stamattina in Regione tra i 5 consiglieri regionali Vincenzo Baldassarre (Idea), Luca Braia (Iv), Gino Giorgetti (Gm), Mario Polese (Iv) e Dina Sileo (Gm) che negli scorsi mesi hanno dato vita a un percorso di condivisione istituzionale su diversi temi e diverse proposte, alcune delle quali, diventate leggi approvate dal Consiglio regionale. In definitiva, superata la fase di rodaggio, i 5 consiglieri hanno deciso, procedendo a un cambio di passo, di iniziare il percorso di trasformazione di questa collaborazione istituzionale in un vero e proprio progetto politico di ‘Centro’: un’area moderata che intende fare tesoro dell’esperienza di questi mesi e tradurla in un’azione politica chiara in vista delle prossime elezioni regionali nel rispetto ed autonomia dei partiti che la compongono.  

L’invito al dialogo e alla condivisione è rivolto a tutti coloro i quali, partiti e forze civiche, si riconoscono in una sensibilità moderata e riformista e che pensano che il centro possa essere il motore di una visione nuova di Regione. Apertura che tende a rafforzare anche una azione istituzionale non strumentale indirizzata alla proposta e alla risoluzione di problemi concreti dei cittadini. 

Un percorso, che ha condotto i cinque consiglieri regionali a portare avanti e a mettere in pratica iniziative importanti che variano dal campo sanitario, fino a quello sociale ed economico. Su tutte la legge regionale sull’oblio oncologico, che ora è in via definitiva di approvazione al Senato; quella sulla adozione, diffusione e promozione della Dieta mediterranea; l’istituzione del ‘Premio musicale di parità’; la modifica alla legge regionale 7/1989 per la ripartizione dei fondi premiante per la tutela e l’assistenza degli invalidi. Altre proposte di legge, condivise, sono state protocollate ed attendono la discussione come quella sullo ‘smart working’, utile a riportare in Basilicata i lucani che lavorano fuori regione, la transizione energetica e la cultura. Nelle prossime settimane verranno presentate, inoltre, nuove importanti proposte a cui i 5 consiglieri stanno lavorando.

 


 



 

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