• Renew Europe IV

Potenza, 24 novembre 2023 - “Dalle parole passiamo ai fatti. Con la nostra mozione chiediamo l’impegno al Presidente Bardi e alla sua Giunta Regionale di istituire, nella prossima legge di bilancio regionale, un fondo dedicato con risorse adeguate a sostenere economicamente i centri antiviolenza nella loro azione di contrasto e supporto alle vittime ed alle famiglie coinvolte. Oltre che a sostenere progetti a valenza regionale di formazione ed educazione da realizzare le scuole, per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne.

Chiediamo, inoltre, di prevedere una quota adeguata mensile per un anno a favore delle donne lucane inserite in percorsi di fuoriuscita dalla violenza ad integrazione del c.d. “Reddito di libertà” già previsto a livello nazionale ma le cui risorse sono largamente insufficienti a rispondere alla potenziale platea di beneficiarie.

Occorre promuovere, in ambito regionale, la formazione di gruppi di autocoscienza maschile, per favorire il cambiamento socioculturale utile a prevenire e combattere ogni forma di violenza di genere.”

Lo dichiarano il Consiglieri Regionali di Italia Viva Renew Europe, Luca Braia e Mario Polese

“I dati del fenomeno del femminicidio in Italia - proseguono i due consiglieri - sono sempre più drammatici e con numeri costantemente in ascesa negli ultimi 5 anni. Il dibattito sul tema del femminicidio si riaccende in Italia dopo ogni nuova vittima, l’ultimo tragico evento in cui è stata uccisa la giovanissima Giulia Cecchettin, per mano dell’ex fidanzato Filippo Turetta non è nemmeno più l’ultimo, purtroppo.

Dal 1° gennaio di quest’anno a oggi le vittime di omicidio di «sesso femminile» sono state 106: di queste, 87 sono state uccise in ambito familiare e affettivo e in 55 casi l’omicida era un partner o un ex partner. Nello stesso periodo dell’anno scorso le donne vittime in ambito familiare e affettivo erano state 91, e in 53 casi l’omicidi era un partner o un ex partner.

Sulla spinta degli ennesimi tragici fatti di cronaca, il Parlamento e il Governo hanno accelerato i provvedimenti e, con l’approvazione in data 22 novembre, in Senato è legge in Italia il decreto contro la violenza sulle donne, cosiddetto ddl Roccella con un pacchetto di misure che puntano al rafforzamento del Codice Rosso, legge che tutela chi subisce violenza.

Alta è la sensibilità dei cittadini e cittadine lucani su questi  temi - concludono i consiglieri IV Braia e Polese - tantissime sono infatti le iniziative messe in campo da tutte le parti sociali, scuole, sindacati, associazioni in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne che si celebra il 25 novembre 2023. Con questa mozione Italia Viva intende dare il suo contributo in termini di soluzioni che anche la Regione Basilicata può adottare, auspicando di incontrare il comune sentire di tutto il Consiglio Regionale.”

Potenza, 15 novembre 2023. “Da quanto apprendiamo dalla stampa e dal grido di allarme lanciato dai sindacati c’è una situazione di crisi di organico e di stabilizzazione dei giovani dipendenti di Poste italiane che non è più tollerabile. A due settimane dal mio primo appello alla Giunta regionale per un impegno diretto torno a sollevare la questione visto che nel frattempo alcuni precari lucani di Poste si sono licenziati per l’impossibilità di continuare a lavorare tra mille difficoltà”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva che spiega: “Così come più volte segnalato dal segretario provinciale di Potenza della Failp Cisal, Luigi Vitale si è raggiunto il limite in molte sedi di Poste italiane sul territorio. I problemi hanno diversa natura e vanno dalla mancanza di direttori e dipendenti allo stremo per le numerose operazioni da svolgere fino all’utilizzo sistematico da parte di Poste di contratti a tempo determinato che non trovano la giusta soluzione a una successiva stabilizzazione”. “Sarebbe necessaria la stabilizzazione di tutti gli ex contratti a tempo determinato con ulteriori assunzioni per porre fine, dopo una seria e oggettiva mappatura, alla carenza di organico nei centri di meccanizzazione postale, nei centri di recapito e agli sportelli. Si rende indispensabile l'adeguamento del personale, tenendo conto delle reali esigenze dei cittadini, il potenziamento degli uffici nei piccoli paesi e l’installazione degli sportelli automatizzati in tutti i comuni con il ripristino del turnover al 100 per cento. In ogni caso va ristabilito l'adeguato carico lavorativo mettendo uno stop all’eccessiva precarizzazione di giovani lucani”. “Per tutti questi motivi torno a chiedere al presidente della Regione, Vito Bardi e alla sua Giunta di mettere in campo tutte le azioni utili al fine di porre la questione in maniera urgente con i vertici nazionali di Poste italiane”, conclude il vicepresidente del Consiglio regionale Polese

Potenza, 2 novembre 2023. “Mi unisco all’appello fatto dalla Failp Cisal e dal suo segretario provinciale Luigi Vitale, in merito alla difficile situazione in cui si trovano molti uffici postali della regione, senza direttori e con dipendenti allo stremo per le numerose operazioni da svolgere”. E’ quanto dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale ed esponente di Italia Viva, Mario Polese che aggiunge: “La denuncia è molto chiara e sta già suscitando diverse iniziative in vari comuni lucani, con comitati di cittadini e sindaci che più volte hanno fatto appello alla sede romana di Poste e alla Regione stessa per trovare una soluzione senza ricevere purtroppo risposta. Poste italiane, come spiegato dalla Failp, ha una rete di 135 uffici postali, 70 dei quali sono gestiti da un mono operatore, evidenziando così una carenza di personale. I tempi di attesa sono molto lunghi visti i numerosi servizi erogati senza contare che da dicembre, inoltre, sarà possibile richiedere il passaporto e da febbraio carta d’identità e servizi dell’Agenzia delle Entrate. La domanda è come si potranno gestire questi ulteriori servizi in condizioni così limitate?”. “Inoltre -  afferma Polese - c’è anche la difficoltà di molti operatori letteralmente sballottati tra i vari uffici a proprie spese. Tra questi c’è anche molta demotivazione perché in tutte le province vi è mobilità per avvicinarsi a casa, mentre solo nella provincia di Potenza non si muove nulla, o solo per pochi. Da contratto collettivo, come spiegato dal sindacato, è previsto che le donne che godono del permesso all’allattamento debbano lavorare nel proprio comune di residenza, mentre mi viene segnalato che nella filiale di Potenza le lavoratrici prestano servizio altrove, di conseguenza le ore di allattamento vengono godute in viaggio di ritorno a casa” “Per tutti questi motivi  chiedo a Bardi e alla sua Giunta un impegno in merito alla questione, affinché si interfacci con i vertici nazionali e con l’Ad di Poste, Del Fante, per trovare una soluzione a queste incresciose difficoltà che ricadono su lavoratori, cittadini e comunità”, conclude il vicepresidente del Consiglio regionale Polese. 

 


 



 

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