• Renew Europe IV

Potenza, 3 maggio 2023. “Sono più di due anni che il futuro dello stabilimento di Stellantis di San Nicola di Melfi, con tutto il relativo indotto di aziende che orbitano nell’intero Vulture - Melfese è diventato incerto. Abbiamo posto già in tempi non sospetti la questione al centro del dibattito ma finora tranne annunci sporadici non abbiamo ottenuto alcun riscontro positivi in termini di prospettive a medio e lungo termine. E le notizie degli ultimi giorni non fanno che aumentare la preoccupazione dei dipendenti e delle loro famiglie oltre che di un intero territorio la cui economia è fortemente influenzata dal settore dell’Automotive”. Lo dichiarano congiuntamente i consiglieri regionali Mario Polese e Luca Braia insieme ai dirigenti di Italia Viva di Melfi, Vincenzo Destino, Alessandro Panico e Mauro Basso. In particolare continuano gli esponenti renziani, rispetto all’incontro di ieri tra la dirigenza di Stellantis e i sindacati, che “la notizia rispetto alla volontà dell’azienda di proseguire con ulteriori 500 uscite volontarie incentivate per i dipendenti dello polo di San Nicola di Melfi è l’ennesimo segno che non tranquillizza. Oltretutto voci autorevoli raccolte nei giorni scorsi parlavano di un numero di ‘uscite incentivate’ anche superiore a 500. Tutto questo senza che l’azienda, nonostante le tante sollecitazioni, tra cui quelle di Iv a livello parlamentare, abbia ancora chiarito sulle future produzioni di auto elettriche e sul tipo di investimento futuro”. “Senza contare - proseguono Polese, Braia, Destino, Panico e Basso - le incertezze legate al riconoscimento delle Stato di crisi della zona industriale di San Nicola di Melfi di un paio di settimane fa sul quale auspicando che possa essere un'opportunità per la riconversione produttiva riteniamo fondamentale il dialogo tra le istituzioni e le associazioni datoriali e sindacali che non possono essere lasciate sole. Ricordiamo inoltre che tutto era già stato previsto non più di due mesi fa da ‘Il Sole 24 ore’ che spiegava come la produzione in Stellantis non sarebbe più salita ai livelli ottimali. Oggi davanti a uno scenario assai preoccupante rilanciamo per l’ennesima volta quel ‘Patto per lo sviluppo di Melfi’ redatto già nel 2020 che prevedeva una serie di azioni concrete per lo sviluppo dell’area e farla tornare volano del Mezzogiorno. Forse non tutto è perduto ma serve un cambio totale di paradigma”. “Per questo chiediamo al presidente della Giunta regionale, Vito Bardi di raccogliere quante più informazioni possibili sulla realtà dei farti e relazionare in tempi brevissimi in Consiglio regionale. Ricordiamo che ci sono famiglie, imprenditori e lavoratori che dagli inizi degli anni 90 credono nelle potenzialità di questo territorio che oggi non possono essere dimenticati”, concludono Polese, Braia, Destino, Panico e Basso.

Potenza, 30 aprile 2023. "Lo ricordo sempre interessato alle dinamiche attuali con uno sguardo sempre proiettato al futuro". Così il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva sulla scomparsa dello storico esponente socialista Franco Adamo. "La politica lucana oggi perde uno degli esponenti più appassionati e più preparati che nella stagione delle grandi riforme e dei grandi avanzamenti della nostra terra. Alla sua famiglia il mio attestato di affetto per la grave perdita", conclude Polese.

Potenza, 28 aprile 2023. “L’allarme lanciato dalla Fimmg (Federazione italiana dei medici di medicina generale), sulla carenza di medici di base in 100 comuni lucani, è un dato preoccupante. Vanno trovate risorse e messo in campo ogni sforzo affinché si eviti un esodo che vorrebbe dire spopolamento e declino definitivo per tante piccole realtà”.  A dichiararlo è il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Polese di Italia Viva, che aggiunge: “E’ una situazione già denunciata da tempo, sulla quale sindacati e personale sanitario stanno svolgendo una giusta battaglia. La carenza di medicina territoriale, dovuta al pensionamento di molti medici di base, mette in difficoltà numerose piccole comunità, con i sindaci che non riescono a fronteggiare anche le esigenze mediche più basilari in centri con prevalenza di popolazione anziana”. “Questa situazione - prosegue l’esponente di Italia Viva - come rimarcato dal Segretario Fimmg, Antonio Santangelo, è il frutto di una mancata programmazione a livello nazionale, che sta colpendo in modo preoccupante la nostra regione, per lo più costituita da piccoli centri e da persone anziane molti dei quali impossibilitati a muoversi per cercare altrove la necessaria assistenza medica, anche solo per la prescrizione dei farmaci necessari alla cura di malattie croniche”. “Ma le responsabilità - spiega ancora Polese - sono da cercare anche a livello regionale per non aver sollecitato la formazione di più medici. Inoltre in Basilicata la Regione si è dimostrata silente del dare luogo a una riforma del settore (continuità assistenziale, 118, medicina generale, pediatra di libera scelta) già possibile dando attuazione in tutto o in parte al decreto legge del 13 settembre 2012 ‘Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute. Cosa che hanno provato a fare le solite regioni virtuose: Veneto, Emilia Romagna, Toscana che nonostante la crisi hanno maturato una esperienza preziosa nell’organizzazione ed erogazione delle cure territoriali”. Tra le conseguenze c’è che molti giovani laureati lucani sono andati altrove. Una situazione che purtroppo non potrà cambiare se non si metteranno in campo azioni tese a valorizzare i laureati e allo stesso tempo a tutelare le piccole comunità della nostra regione”. “Per questo sarebbe utile un confronto immediato tra l’assessore regionale Francesco Fanelli e i sindacati di categoria per affrontare una situazione di prioritaria importanza per le sorti della nostra regione”.

 


 



 

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