POTENZA - “Basta fare spallucce e minimizzare i problemi. Sulla Sanità lucana si gioca il futuro di migliaia di pazienti lucani”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale ed esponente di Italia Viva - Renew Europe, Mario Polese in merito alla difficile situazione della sanità privata in Basilicata. 

“Ho ricevuto e letto - spiega Polese - l’ennesimo grido di allarme, rabbia e preoccupazione di Michele Cataldi, portavoce dell’Unità di crisi sanitaria Basilicata, sulla grave situazione legata ancora una volta alla crisi delle strutture private accreditate. Si deve intervenire immediatamente perché si è oltrepassato ogni livello di guardia”. E ancora aggiunge il vicepresidente del Consiglio regionale: “E’ grave che il Governo regionale ignori la comunicazione delle sigle sindacali di categoria sull’uscita dal Sistema sanitario nazionale dal primo gennaio 2023. Eppure insieme al capogruppo di Italia viva Luca Braia è da mesi che stiamo sollecitando la Giunta su questo tema senza ricevere alcuna risposta”.

“Il rischio - sottolinea ancora Polese - è che la Basilicata, così’ come avverte Cataldi, sarà l’unica tra le Regioni d’Italia fuori da Ssn con imprevedibili quanto dannosi effetti anche sulle aspettative di salute dei lucani. Non riusciamo a comprendere a oggi l’atteggiamento della Giunta che ha approvato una serie di atti che vanno completamente in direzioni diverse dimostrando se non altro confusione”.

“La cosa più grave è che qui non si parla di freddi numeri o di calcoli aritmetici fini a se stessi. Si parla di salute delle persone e in alcuni casi di vite umane a rischio. Per questo mi unisco ancora una volta al grido di allarme delle strutture private lucane, esortando la maggioranza regionale ad agire con la massima celerità: ci sono in ballo posti di lavoro, salute e dignità di molti cittadini lucani”, conclude Polese.

“Abbiamo appreso che il Governo Meloni, all’interno della prossima Manovra Finanziaria, ha previsto solo un milione di euro per il primo anno e altri 4 complessivi nei successivi due anni per l’emergenza di Maratea. Una cifra insufficiente per dare risposte concrete a un territorio flagellato nelle ultime settimane da eventi calamitosi che hanno provocato danni enormi alla viabilità e alle infrastrutture ma allo stesso tempo è un primo segnale della presa d’atto di un problema. Ora la Giunta regionale faccia pressione sul Governo del suo stesso colore politico per ottenere di più”.

Potenza, 14 dicembre 2022. "Non possiamo che dare atto al deputato Ettore Rosato di uno sforzo istituzionale importante a favore dell'emergenza che sta vivendo purtroppo Maratea a causa degli eventi calamitosi delle ultime settimane. Dopo aver presentato un emendamento alla Finanziaria del Governo per lo stanziamento di 15 milioni di euro per affrontare l'emergenza lo stesso esponente renziano ha presentato una interrogazione al question time in commissione ambiente al sottosegretario Claudio Barbaro". Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Iv che commenta: "Rosato in particolare, nell’insistere sulla necessità di interventi celeri, ha sollecitato il Sottosegretario sulla necessità, da parte del Governo, di prevedere finanziamenti non solo per tamponare le emergenze, ma per finanziare interventi strutturali definitivi al fine di mettere in sicurezza un territorio a vocazione turistica già provato dalla lunga crisi pandemica". "L'auspicio ora è che il Governo - sottolinea Polese - non si defili. Nella sua risposta, infatti, il Sottosegretario Barbato ha dichiarato come già Anas abbia stimato una somma di 4 milioni per il ripristino e ricostruzione della strada compromessa, con la promessa, da parte del Governo, di tenere conto e sotto osservazione la situazione a più livelli ma senza prendere impegni per una soluzione veloce del grave problema. Non a caso Rosato si è dichiarato non soddisfatto della risposta del Sottosegretario pur apprezzando l’impegno del Ministero nel vagliare ogni proposta di intervento utile alla soluzione del problema". "Rosato dal canto suo - aggiunge ancora il vicepresidente del Consiglio regionale - ha focalizzato bene la questione quando ha detto che quella della Ss18 è un’ arteria davvero importante e che quindi serve maggiore concretezza da parte del Governo". Polese plaude inoltre all’annuncio fatto via tweet da Matteo Renzi, il quale scrive che c’è  “l’impegno della maggioranza a riaprire ItaliaSicura, l’unità di missione su dissesto idrogeologico e edilizia scolastica.” “E’ una buona notizia”, commenta il vice Presidente del Consiglio Regionale, “è da tempo che noi insistiamo sulla necessità che questo importante provvedimento venga reinserito nell’agenda di Governo, a salvaguardia di un territorio e una nazione ancora troppo fragile”.
L'esponente regionale di Italia Viva poi aggiunge: "Bene anche il 'pressing' del deputato di Fratelli d'Italia, Aldo Mattia che dopo Rosato ha chiesto sempre al Sottosegretario Barbato interventi per il ripristino della viabilità che unisce Napoli a Reggio Calabria e che quindi rappresenta una infrastruttura strategica per tutto il Sud". "Ovviamente ci auguriamo, al netto delle casacche di partito che tutti gli esponenti lucani del partito della Meloni sensibilizzino il Governo a mettere in campo tutti gli sforzi a favore di Maratea con fatti concreti e finanziamenti reali", conclude Polese. 

 

Potenza, 10 dicembre 2022. "Abbiamo chiesto, con un emendamento alla Manovra Finanziaria a firma del deputato di Azione - Iv, Ettore Rosato un impegno per 'salvare' Maratea. Quindici milioni di euro per far fronte al disastro ambientale che ha colpito la 'Perla del Tirreno. L'auspicio ora è che il Governo Meloni dimostri attenzione reale per evitare quello che, altrimenti, rischia di essere un colpo mortale per l'economia del territorio". Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva che aggiunge: "Ringrazio Ettore Rosato e tutti i parlamentari di Italia Viva per aver raccolto il mio appello lanciato durante l'Assemblea nazionale di domenica scorsa a Milano. Abbiamo collaborato a formulare questo emendamento. Per noi si tratta di un atto doveroso nei confronti di un territorio duramente colpito dalle perturbazioni metereologiche di ottobre e novembre che ha causato gravi danni tra cui la rovinosa frana della notte del 30 novembre a seguito del distacco di un costone roccioso, che ha travolto e distrutto un tratto della Ss 18 Tirrena Inferiore, in località Castrocucco, con l’interruzione della stessa in direzione da e per la Calabria e il riversamento a valle e nel mare di milioni di metri cubi di detriti rocciosi”.  Mario Polese quindi spiega: "L’emendamento nello specifico prevede che “al fine di mettere in sicurezza il territorio di Maratea, è riconosciuto alla regione Basilicata un contributo pari a 15 milioni di euro per l’anno 2023 al fine di ripristinare le opere pubbliche danneggiate e ulteriori interventi di prevenzione e difesa ambientale”. Tutto questo, aggiunge Polese, per “la realizzazione di un piano immediato di opere urgenti e indifferibili, con l’indicazione e la quantificazione in esso di eventuali ed ulteriori esigenze finanziare per mettere, una volta per tutte, in sicurezza il territorio di uno dei luoghi paesaggistici più suggestivi d’Italia”. "Ci auguriamo che tutte forze politiche in Parlamento siano sensibili all'emergenza di Maratea e approvino questo provvedimento", conclude Polese.

Milano, 4 dicembre 2022. «Siamo quelli delle idee e della politica in positivo. Ho partecipato a una grande manifestazione e ho ascoltato un grande Matteo Renzi che ci spinge a fare sempre meglio. Ha ragione il nostro leader: 'Non è da dove veniamo ma dove vogliamo andare, perché l’Europa non deve essere il nostro problema ma la nostra salvezza'. E noi stiamo costruendo quello che sarà il primo partito alle Europe e alle prossime politiche". Così il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese dall'Assemblea nazionale di Italia Viva che si sta svolgendo al Mico di Milano. "Ho chiesto ai parlamentari lucani che si facciano portatori di una istanza vitale per la Basilicata: la frana di Maratea deve diventare tema nazionale insieme a Ischia. Un disastro che deve essere inserito nell'agenda del Governo nazionale. Sono certo che la 'famiglia' di Italia Viva non farà mancare il sostegno a questa emergenza". Sulle prospettive politiche, Mario Polese ha poi sottolineato: "E' importante aver lanciato la Federazione del Terzo Polo e sarà ancora più importante essere inclusivi con tutte quelle forze riformiste, europeiste e liberali perché l'obiettivo è vincere già alle prossime europee nel 2024". "La nostra forza è l'entusiasmo e il voler continuare a essere, nonostante le aggressioni polemiche che continuiamo a subire, a Roma come nei territori, il partito delle proposte e non dei veti e dei dannosi populismi. Condivido la linea di Renzi e Calenda nei confronti del Governo Meloni in linea con quanto facciamo in Basilicata. Una opposizione non strumentale e inutile  ma rigorosa e propositiva per fare prevalere provvedimenti utili ai cittadini", conclude Polese.

Potenza, 2 dicembre 2022. “Il rapporto Svimez su ‘Economia e la società del Mezzogiorno’ conferma le difficoltà strutturali del Mezzogiorno d’Italia amplificate dalla emergenza pandemica e poi dalla crisi energetica con la guerra in Ucraina. Mi auguro che il presidente Bardi, oggi rappresentato dall’assessore Galella, faccia tesoro dei rilievi sottolineati dai tanti interventi di rilievo che ci sono stati stamani”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale, Mario Polese di Italia Viva che sottolinea: “Sono emersi tanti stimoli. Spunti che dovrebbero essere il punto di partenza per ragionare concretamente sul futuro della nostra Regione che, se non si cambiano paradigmi, rischia di essere a tinte molte fosche”. “Spero - continua Polese - che Galella si faccia portavoce con il presidente della Regione e gli altri assessori delle tante ombre che sono emerse e sono state evidenziate e non si soffermi solo sui teoremi della Basilicata bella e perfetta così com’è”. Ricordando il grande meridionalista Gerardo Bianco, sul quale anche il direttore dello Svimez Luca Bianchi si è soffermato nella sua relazione, Polese sottolinea: “La cosa che più mi ha fatto riflettere dei dati della Svimez è che un laureato lucano su due lascia la nostra Regione. Un fenomeno che se non contrastato destina la nostra Regione a un futuro di povertà e appiattimento intellettuale. Questo a fronte di una politica che invece punta sull’assistenzialismo che costa una cifra di oltre 80 milioni di euro l’anno. Servono scelte più lungimiranti e coraggiose se davvero si vuol offrire una opportunità ai giovani e contrastare realmente la povertà con politiche di prospettiva e non di corto respiro. Utilizzare risorse solo per fronteggiare le crisi e tamponare il presente con il solo reddito di cittadinanza, non porta nuovi posti di lavoro e non crea meccanismi virtuosi tra conoscenza e territori che invece sono l’unico modo per rendere la nostra terra attrattiva per i giovani e per i professionisti”.

“Altra questione sulla quale andrebbero fatti degli approfondimenti istituzionali è quella dell’utilizzo dei fondi del Pnrr che se da un lato esalta la bravura degli amministratori comunali lucani che brillano, rispetto agli altri, per capacità di vincere bandi, dall’altro ci dice che il meccanismo di premialità del Pnrr crea troppi antagonismi tra enti che alla fine rischia di generare disparità e divisioni sociali. Dinamiche sulle quali da decenni si amplia la forbice tra Nord e Sud. Su questo trovo illuminanti le riflessioni del professor Sandro Staiano che consiglia di non continuare a imporre politiche penalizzanti per il Sud che rimane l’unica reale opportunità per il rilancio del nostro Paese”.  

Potenza, 1 dicembre 2022. Si è svolta stamattina, presso la sala B del palazzo del Consiglio regionale della Basilicata in via Verrastro a Potenza, la conferenza stampa di Italia Viva sugli avvenimenti politici delle ultime settimane e in vista della mozione di sfiducia al presidente Bardi che si voterà nei prossimi giorni in Consiglio regionale. Presenti al tavolo, il capogruppo di Italia Viva - Renew Europe Luca Braia, il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese e il coordinatore regionale di Iv, Nicola Scocuzza. La base di partenza è che “grazie all’emendamento del gruppo consiliare di Italia Viva - Renew Europe approvato all’interno dell’Assestamento di bilancio regionale - hanno esordito i dirigenti renziani - anche le imprese lucane potranno ottenere benefici che prima non erano previsti dal Bonus gas. Un risultato, l’ennesimo, che Italia Viva riesce a ottenere dai banchi dell’opposizione con una linea politica più attenta alla responsabilità che alle sterili polemiche strumentali inutili in una fase di vera emergenza economica e sociale che coinvolge tutto il Paese e non solo la Basilicata”.

Dopo una prima parte della conferenza dedicata ai provvedimenti in Consiglio regionale, che variano dagli emendamenti in favore dei tetti di spesa alle imprese sanitarie private, passando alla proposta di legge sul piano di vendita Ater o all'estensione alle famiglie non metanizzate del contributo per le impianti rinnovabili fino a quelli proposti da Iv e approvati “da una maggioranza che allora era a 13” Braia e Polese si sono soffermati sulle questioni politiche attuali.

“Siamo distanti dalla maggioranza - ha sottolineato Braia - ma distinti dalle altre minoranze. Riteniamo fallimentare l'esperienza di questo Governo regionale di centrodestra. Siamo e restiamo all'opposizione ma concentrati sui temi che interessano la comunità lucana”. Polese ha rilanciato: “Ci siamo candidati perché volevamo governare. Gli elettori ci hanno votato ma non abbiamo vinto. Quindi non siano stati eletti per fare mera opposizione, come qualcuno dichiara, ma per stare sui fatti e dare risposte concrete ai cittadini lucani che vivono un momento di crisi economica senza precedenti”.

Sull’ipotesi di una campo largo aperto, Braia e Polese non hanno dubbi: “Bisogna costruire un campo vincente che sappia stare sui temi. Siamo aperti al dialogo con chiunque abbia proposte concrete e fattive per la nostra regione. Abbiamo tempo e modo per farlo, purchè chi si sieda al tavolo con noi abbia in mente e nei programmi azioni di costruzione e non di distruzione o futile propaganda”.

Braia quindi ha aggiunto: “Abbiamo chiesto già diverse volte alle altre forse di minoranza di organizzare un tavolo per iniziare a immaginare un alternativa a questo Governo regionale ma finora nessuno ha risposto”.

Polese ha specificato: “L’obiettivo è tonare a governare questa Regione ma per farlo bisogna costruire una coalizione realmente competitiva con idee chiare e visioni comuni. Se poi l’obiettivo di qualcuno è solo farsi eleggere di nuovo in Consiglio tornando a fare opposizione è una cosa diversa”.

Sollecitati dai giornalisti, i renziani sono tornati sulla mozione di sfiducia a Bardi: “L’abbiamo presentata perché il Governo regionale cade solo se il presidente si dimette o se viene approvata la mozione. Non ci sono altre vie. Ora vedremo cosa accadrà in Consiglio quando sarà calendarizzata e se ci saranno i numeri per mandare a casa questo Governo”.

Conclusioni affidate al Coordinatore regionale di Italia Viva Nicola Scocuzza il quale, nell’applaudire l’azione governativa in Consiglio regionale dei due esponenti, ha ribadito ancora una volta la ferma e convinta posizione di “oppositori a questo governo regionale”, annunciando entro dicembre l'assemblea degli iscritti aperta ai simpatizzanti e dichiarando che “dal mese di gennaio Italia Viva sarà in tour sui territori della Basilicata impegnata in una grande campagna di ascolto. “Calendarizzeremo incontri con tutte le associazioni datoriali, agricole e del terzo settore oltre con i sindacati, per costruire in condivisione una piattaforma politica programmatica per il futuro della Basilicata”, ha concluso Scocuzza.

Potenza, 28 novembre 2022. “Negli ultimi 13 mesi vi sono state ben 8 interruzioni idriche, giustificate per non meglio precisate attività di manutenzione, solo nell’area del Vulture - Melfese.  Acquedotto lucano in questi giorni ha diramato un avviso in cui comunicava l’interruzione da oggi, 28 Novembre, al primo dicembre. Tra l’altro le sospensioni idriche avvengono, quasi sempre, nei medesimi orari per oltre 3 giorni di seguito a settimana”. Lo rendono noto i consiglieri regionali di Italia Viva e Renew Europe Luca Braia e Mario Polese che sul tema hanno presentato specifica interrogazione consiliare. Sulla vicenda, qualche giorno fa i sindaci dei Comuni del Vulture Melfese, riunitisi presso Palazzo Fortunato di Rionero in Vulture, hanno espresso con un documento ufficiale inviato ad Acquedotto Lucano e Acquedotto Pugliese tutto il loro disappunto sulla situazione creatasi da tempo ed ora, notevolmente, incancrenitasi. “In particolare i primi cittadini - scrivono i due esponenti renziani - hanno espresso la loro ferma protesta, poichè la vicenda torna a generare una forte preoccupazione per le evidenti ripercussioni negative che si hanno sul territorio e che vede coinvolti: tantissimi lavoratori che giornalmente si recono al lavoro prima delle ore 7  del mattino (orario in cui l’erogazione dell’acqua, di solito, viene ripristinata); gli asili, gli alunni, gli studenti e il personale delle scuole a tempo pieno, le tante attività commerciali, produttive e ristorative, ecc…”.

Per questi motivi Braia e Polese hanno deciso di interrogare il presidente Vito Bardi e la sua Giunta sui “reali motivi che determinano le continue interruzioni idriche nei Comuni del Vulture Melfese e se dovute a manutenzioni in corso, il termine previsto dei lavori”. Braia e Polese quindi ricordano inoltre, che i sindaci hanno sottoscritto un documento in cui si chiede in primis un incontro immediato ed urgente per comprendere realmente quali siano i tempi per l'ultimazione dei lavori sulla condotta idrica e, in seguito trovare soluzioni alternative che garantiscano, anche al popolo lucano, l’equo approvvigionamento dell’acqua. Su questo i due consiglieri regionali chiedono appunto alla Giunta regionale, “quali azioni si intendono porre in essere per intervenire immediatamente su Acquedotto Lucano e Acquedotto Pugliese affinché vengano accolte le richieste dei Comuni interessati e si individuino possibili soluzioni e, infine, se si vogliono mettere in campo atti indifferibili per alleviare il disagio dei cittadini - utenti”.

“Non è concepibile, in un’epoca dove l’organizzazione del lavoro avviene su turni anche notturni, l’impossibilità per i lavoratori di farsi persino una doccia, fatto ancor più clamoroso quando ciò avviene in una zona ove sono ubicate importanti opifici industriali e, appare ancora più beffardo, l’accadere degli eventi in una dei territori più ricchi di acqua del Sud Italia e nei luoghi dove vi è, probabilmente, la maggiore produzione di acque minerali spontanee d’Italia”, spiegano Braia e Polese che concludono annunciando un impegno per comprendere lo stato dell’arte anche nel Materano dove pure si segnalano disservizi e frequenti interruzioni idriche.

Potenza, 24 novembre 2022. “Resto fermamente convinto che il tema della violenza di genere non sia argomento di cui occuparsi solo in una data, sembrerò banale, ma è necessario rimarcarlo, perché le azioni per contrastare e sensibilizzare su questo tema così spinoso vanno affrontate nel quotidiano e con azioni concrete”.  A riferirlo in occasione della Gionata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata ed esponente di Italia Viva - Renew Europe Mario Polese, che aggiunge: “E’ un dovere delle istituzioni operare a fianco delle vittime di violenze di genere, anche favorendo un dialogo tra i cittadini, partendo dalla scuola, che condanni e bandisca, con forza, ogni tipo di prevaricazione. Bisogna dare un segnale mettendo a disposizione la macchina amministrativa a favore di tutte le associazioni e operatori sociali che da anni si adoperano sul territorio”. L’esponente renziano si sofferma anche sui tristi dati italiani, che confermano purtroppo ancora come la violenza di genere e peggio ancora i femminicidi, siano una vera e propria piaga in Italia: “Ogni tre giorni in Italia una donna muore perché vittima di violenza. I dati del Ministero dell’Interno in questo 2022, fino al 20 novembre, parlano di 273 omicidi registrati, con 104 vittime donne, di cui 88 uccise in ambito familiare - affettivo; di queste, 52 hanno trovato la morte per mano del partner o ex partner. Sono cifre terribili su cui riflettere e su cui serve un’ampia sensibilizzazione”. “Ma non solo - commenta Polese – penso anche alla disparità che ancora oggi intercorre tra gli uomini e le donne in carriera, soprattutto in politica, dove non basta una legge sulla doppia preferenza per stabilire parità ma, peggio ancora, la banalizza. In particolare quello che colpisce è il gap che esiste nella partecipazione delle donne alla vita politica e istituzionale nel nostro Paese. In particolare emerge, rispetto all’ultimo Dossier redatto dalla Camera dei deputati, che l’Italia ha ottenuto un punteggio di 63,8 su 100 rispetto agli indici di parità uomo donna. Un valore che, anche se aumentato dello 0,3 per cento rispetto all’anno precedente, si colloca ben al di sotto della media dei paesi dell’Unione europea che è 67 su 100 dove 1 indica l’assoluta disparità di genere e 100 la piena uguaglianza di genere”.

“Per questo servono azioni continue e concrete che sono necessarie per favorire, tra le altre cose, parità salariale e reale parità di accesso alle alte sfere delle istituzioni. L’auspicio, per quanto riguarda l’immediato, è che anche il Governo Meloni riprenda in mano il documento programmatico ‘Strategia nazionale per la parità di genere 2021 - 2026’ redatto dal Governo Draghi compreso nelle azione del Pnrr al fine di contrastare le molteplici dimensioni della discriminazione verso le donne in linea con le azioni adottate dalla Commissione europea a marzo del 2020. L’obiettivo dichiarato è quello di guadagnare 5 punti nella classifica dell’Eige nei prossimi 5 anni, per raggiungere un posizionamento migliore rispetto alla media europea entro il 2026, con l’obiettivo di rientrare tra i primi 10 paesi europei in 10 anni. Per il resto basterebbe anche parlare di emancipazione femminile e di parità di genere ogni giorno e non confrontare i dati una volta all’anno”, conclude Polese.

Potenza, 17 novembre 2022. “Non c’è alcuna soddisfazione nel dire ‘noi lo avevamo detto’. Ma non c’è dubbio che con la sentenza del Tar di Basilicata, con la quale viene accolto il ricorso presentato dall’amministrazione comunale di Rotonda per l’annullamento del provvedimento adottato dall’Azienda sanitaria di Potenza in accordo con la Regione sulla individuazioni della sede della Case di comunità della Valle del Mercure a Viggianello, si palesa quel rischio che già il 14 aprile scorso avevamo sottolineato con una interrogazione consiliare specifica”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva che spiega: “La questione è delicata perché oltre a generare inutili e dannose tensioni territoriali tra comuni limitrofi ha instillato in molti cittadini e amministratori il dubbio che la scelta non fosse dettata da criteri oggettivi rispetto alle norme. Tutto si poteva evitare con più attenzione e cautela”. “Non ci appassiona evidentemente - sottolinea Polese -  la scelta del luogo tra Viggianello e Rotonda ma oggi con la sentenza del Tar dimostra che un errore di valutazione evidentemente è stato compiuto. Errore che si poteva e doveva evitare con un maggiore attenzione alle sollecitazioni istituzionali portate in Consiglio regionale e con un più attento ascolto delle istanze dei territori. Tanto più che si parla di provvedimenti che oggi vengono stoppati in itinere”. “L’auspicio è che oggi si mettano in campo tutte le azioni istituzionali per correggere quanto finora portato e non penalizzare ulteriormente i territori e i cittadini anche perché si parla di questioni che attengono alla salute delle persone”, conclude Polese. 

Potenza, 10 novembre 2022. “Quali azioni si intendono porre in essere per intervenire immediatamente sulle situazioni contingenti di pericolo ancora persistenti sul territorio di Maratea”. Questo uno dei temi lanciati in una interrogazione proposta dai consiglieri regionali di Italia Viva - Renew Europe Mario Polese e Luca Braia i quali chiedono alla Giunta regionale atti di concretezza nella lotta al dissesto idrogeologico sul territorio marateota, alla luce degli eventi atmosferici avversi di un mese fa. In particolare i due esponenti renziani pongono l’attenzione sulle situazioni relative alle frane che coinvolgono via Santa Teresa e via Citrosello e quella del Vallone Arenare presso la frazione di Marina dove risiedono numerose abitazioni civili: “Chiediamo agli enti preposti se si vogliono mettere in campo atti indifferibili per risolvere le questioni in queste due zone ad alta concentrazione abitativa”, spiegano i due consiglieri di opposizione. L’intervento finanziario della regione è stato minimo e, sostanzialmente, finalizzato solo alle primissime attività di azione. La rimozione dell’enorme quantità di terreno di cui alla frana in via Citrosella e in via Santa Teresa, nonché la pulizia e messa in sicurezza del Vallone Arenara sono da ritenere urgentissimi, onde evitare gravi conseguenze in caso di nuovi eventi metereologici”.

Lodando la celerità degli interventi e della richiesta dello Stato di calamità portati avanti dal comune di Maratea, nell’interrogazione si legge, inoltre, “se siano in itinere stanziamenti finanziari, sia per la fase emergenziale che a livello strutturale, per porre in essere ogni azione volta a preservare l’incolumità umana ed ambientale del territorio della cosiddetta Perla del Tirreno”, un quesito in linea con quanto sostenuto dai due consiglieri di Italia Viva -  Renew Europe già nelle primissime ore successive al maltempo del 13 ottobre.

Una richiesta al Presidente Bardi e alla sua Giunta che vuole fare da monito sulla non necessità di interventi tampone, ma che insiste sulla necessità di azioni mirate e concrete per la messa in sicurezza di Maratea e delle sue fragilità idrogeologiche. “I summenzionati eventi hanno determinato una grave situazione di pericolo per l'incolumità delle persone e per la sicurezza dei beni pubblici e privati, ma anche un grande senso di apprensione nella popolazione civile, il quale si manifesta anche in un atteggiamento di paura verso possibili nuovi eventi catastrofici. Per questo chiediamo risposta a questi interrogativi e, soprattutto, interventi definitivi e immediati”. concludono Polese e Braia. 

Potenza 9, novembre 2022. “Continua il percorso di costruzione di un’area politica che guarda al futuro con grande entusiasmo. Si sta impilando un mattone alla volta per la realizzazione di una grande casa politica in cui il riformismo, l’europeismo e il garantismo siano realmente i pilastri caratterizzanti. In questa logica si inserisce il cambio del nome del gruppo di Italia Viva in Consiglio regionale della Basilicata che si arricchisce della denominazione di Renew Europe”. E’ quanto dichiarano il capogruppo Luca Braia e il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Polese che sottolineano: “L’obiettivo è quello di rendere anche plasticamente l’idea di un qualcosa che va ben al di là delle sigle di partito e degli interessi minimi e personali per inserirsi in un contenitore ideologico che guarda ai grandi partiti moderati europei, unici in grado di interpretare la modernità e le grandi sfide del tempo che viviamo. La politica per noi è un’asticella da alzare ogni giorno forti delle idee e dell’entusiasmo di cui siamo circondati. Consapevoli che il percorso per un ‘Terzo Polo’ reale sia solo agli esordi ma certi dell’obiettivo salutiamo anche l’ingresso in Italia Viva – Renew Europe di Giosi Ferrandino europarlamentare campano che va ad arricchire con contenuti e prestigio la nostra squadra a livello nazionale ed europeo”. “Ferrandino oltretutto ben conosce la nostra regionale essendo stato sostenuto dagli attuali dirigenti di Italia Viva in Basilicata già alle europee del 2019. Si rafforza ogni giorno il nostro progetto ed è un bene per la politica”, concludono Braia e Polese. 

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