“Non è ancora stato fatto nulla. Bene inizio interlocuzione ma la partita è ancora tutta aperta”

“Bene inizio delle interlocuzioni ufficiali non fosse altro perché si inizia a parlare di merito.

Detto questo va sottolineato che al momento non è stato raggiunto nessun risultato definitivo e pertanto continueremo a tenere alta l’attenzione nella difesa dello stabilimento Stellantis di San Nicola di Melfi”, così i dirigenti lucani di Italia Basilicata che annunciando la prossima presentazione di un dossier approfondito al viceministro Teresa Bellanova spiegano: “Al netto delle risposte e delle analisi emerse dal primo incontro a Torino tra sindacati e management della Stellantis, al netto delle rassicurazioni sul livello occupazionale e sugli investimenti e al netto di quello che sono stati i primi impegni promessi bisogna continuare a lavorare per ottenere tutte le garanzie necessarie sul presente e soprattutto sul futuro. Il primo punto importante sarà quello di leggere con attenzione il piano industriale di Stellantis che a quanto sappiamo verrà presentato tra la fine del 2021 e il primo trimestre del 2022”.

E ancora dichiarano i dirigenti lucani di Italia Viva: “La strada è ancora lunga. Va compresa, alla luce della sole, come procederà l’acquisizione da parte di Peugeot del gruppo Fca per la nascita effettiva di un grande gruppo industriale che inevitabilmente svilupperà dinamiche globali che non vorremmo penalizzino il locale. Pertanto vigileremo a tutti i livelli anche sull’impegno del Governo nazionale che avrà in questa partita un ruolo determinante soprattutto nel decidere quale tipo di centralità vorrà dare al settore dell’automotive per tutelare il futuro di tutte le fabbriche che producono autovetture e i loro componenti in Italia”.

“In tutto questo va considerato che lo stabilimento di Melfi rimane all’avanguardia a livello europeo sia per qualità che per il suo essere altamente produttivo. Va bene quindi immaginare una riorganizzazione da parte di Stellantis ma senza nessuna penalizzazione per lo stabilimento lucano e senza perdere nemmeno un posto di lavoro investendo ancor di più sull’elettrico”, sottolinea Iv di Basilicata che conclude: “Per quanto riguarda invece, le dinamiche regionali, sarebbe importante immaginare di costruire un vero e proprio Hub per la produzione di idrogeno in Basilicata in modo da poter essere protagonisti in chiave futura scommettendo già da ora nella riconversione 2030 – 2040. In ogni caso è necessario oggi continuare ad alimentare una discussione permanente a tutti livelli istituzionali per monitorare giorno per giorno quello che accade a Melfi”.

 

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Mario Polese

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