Una folta comunità di ‘Audaci’ ieri ha accolto in Basilicata l’eurodeputato Sandro Gozi che dopo aver fatto tappa a Missanello in provincia di Potenza - dove è stato accolto dal sindaco Filippo Sinisgalli e dalla Giunta comunale e dove ha approfondito le particolarità del territorio con in testa il progetto oleario della zona - ha presentato il proprio libro ‘Il bersaglio, battaglia per l’Europa’ nel Cineteatro Pino di Moliterno.
Un volume quello dell’eurodeputato italiano (ma eletto nella circoscrizione francese con la lista Renaissance di Emmanuel Macron) che fin dal principio si è posto come punto di riferimento per un progetto di rilancio di un’Europa in grado di superare i nazionalismi e gli interessi di ciascuna nazione. Hanno aperto i lavori il sindaco di Moliterno, Antonio Rubino e il capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale Luca Braia che hanno insistito sull’importanza dell’evento e sullo spessore politico di Sandro Gozi che prima dell’elezione a eurodeputato è stato consulente agli Affari europei per il Governo francese del Philippe II, e Sottosegretario di Stato agli Affari europei nei Governi italiani guidati da Renzi e Gentiloni e dal 5 maggio 2021 segretario generale del Partito democratico europeo. E’ stata la volta quindi di Carolina Biscaglia, dell’associazione ‘Audaci’ che ha sviluppato una breve introduzione del volume sottolineando la necessità di alzare il livello della proposta politica che strattonata dalle derive populiste e demagogiche di Grillo e del movimento 5 stelle si è appiattita verso il basso.
La presentazione di ‘Il Bersaglio, battaglie per l’Europa’ è entrata nel vivo con il dialogo tra lo stesso Gozi e la giornalista direttrice di Cronache del Mezzogiorno, Lina Paterna che ha stimolato la discussione partendo dai temi della politica europea transnazionale di cui lo stesso Gozi è principale alfiere e della proposta di una Europa realmente federale. L’eurodeputato quindi ha raccontato in prima persona della propria esperienza di candidato all’estero e della polemiche successive alla sua elezione che di fatto lo hanno reso un vero e proprio ‘bersaglio’ politico da abbattere. Altro passaggio è stato sul rapporto personale che Gozi ha instaurato con due leader politici tanto diversi ma tanto simili come il presidente francese Macron e l’ex presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi. Al centro delle domande e delle risposte sempre l’idea di base di Gozi di favorire un’alleanza riformista e liberale in grado di arricchire il panorama politico europeo e italiano per superare il bipolarismo tradizionale non più in grado di intercettare le nuove sfide della modernità. Tra le altre cose Sandro Gozi ha ribadito di aver sempre creduto all’Europa realmente democratica dicendosi convinto “che sia semplicemente impossibile avere una democrazia europea senza una vera politica transnazionale. Senza un'Europa democratica, non avremo mai l'Europa sovrana, l'Europa 'potenza' di cui abbiamo bisogno”. Oltre a Macron, Gozi ha dedicato una parte importante dei suoi ragionamenti all’attuale presidente del Consiglio Mario Draghi e dell’importanza di avere un riferimento politico così autorevole e in grado di far avanzare l’Italia a tutti i livelli. L’eurodeputato ha anche aggiunto alcuni spunti del Pnnr: “Il Next generation Eu ha significato cambiare il contesto politico e finanziario dell’Unione Europea, che non si è limitata a ripensare gli strumenti esistenti ma ha introdotto un piano d’intervento straordinario. In particolare, ha introdotto questo Dispositivo di Resilienza e di Ripresa che è veramente un passo in avanti importante. Il tutto in una duplice logica di essere più solidale e più efficace nel rispondere immediatamente alla crisi con aiuti immediati ai territori e ai disoccupati, permettendo ai governi di intervenire in maniera massiccia a livello pubblico e allo stesso tempo indicando grandi progetti come il digitale e l’ecologia”. Per concludere Gozi ha parlato dell’importanza di Italia Viva come soggetto politico in grado di guidare una nuova transizione politica lontano dagli estremi di Fratelli d’Italia e M5s.
Le conclusioni dell’evento sono state affidate al vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata Mario Polese che dopo aver ringraziato la platea e sottolineato lo spessore degli interventi precedenti ha dedicato un passaggio alla grande opportunità di essere al fianco di personalità come Macron, Renzi e lo stesso Gozi in un progetto politico europeista contro la politica degli slogan, dei veti e del rancore.