• Renew Europe IV

Potenza, 20 settembre 2023. Stamattina i consiglieri regionali della federazione di Centro, Mario Polese di Italia Viva e Gino Giorgetti del Gruppo Misto hanno incontrato una delegazione degli idonei delle graduatorie dei concorsi dell’Arlab e dell’ente Regione Basilicata. L’incontro è stata l’occasione per un confronto sulle necessità e gli strumenti da mettere in campo per dare risposte definitive agli aspiranti circa lo scorrimento e l’utilizzo delle stesse graduatorie. Alla luce dell’incontro i due consiglieri di Centro hanno assunto l’impegno di presentare nella prossima seduta di Consiglio regionale, prevista per martedì prossimo, atti e proposte che saranno formalizzate istituzionalmente. In particolare si prevede una mozione finalizzata a delle proposte per l’utilizzo delle graduatorie da parte della Regione e dei suoi enti strumentali e degli altri enti pubblici. Il tutto sarà annunciato e presentato nella conferenza stampa che anticiperà i lavori consiliari alla quale parteciperanno anche gli altri consiglieri di Centro. 

Potenza, 20 settembre 2023 – “Lo sciopero di lunedì scorso degli operai Stellantis e dell'indotto di Melfi rappresenta un grido di allarme che la politica lucana, e nazionale non può ignorare. Servono certezze sul futuro di lavoratori e famiglie che da sempre, sostengono una parte importante e fondamentale per l'economia lucana”. A riferirlo in una nota è il consigliere regionale di Italia Viva e vice presidente dell'assise Mario Polese il quale, dopo una interlocuzione con il referente e consigliere comunale Iv di Lavello, Mauro Aliano, chiede azioni immediate per sminare la situazione precaria in cui versano i lavoratori dell'automotive lucana. Questione che, per le possibili ripercussioni negative, preoccupa tutto il territorio a Nord del capoluogo di regione. “Non mancano certezze solo sul famoso quinto modello - aggiungono in maniera congiunta Polese e Aliano - ma vige anche una tremenda instabilità per quanto riguarda i sovraccarichi di lavoro dovuti anche a turni arrangiati a causa di mancanza di unità lavorative, con operai ormai in esodo verso lo stabilimento di Pomigliano”. E ancora spiegano i due esponenti di Iv: “Altro punto di domanda sta nel capire quanto sia provvisoria o definitiva questa decisione, con operai che restano a Pomigliano per tre mesi con soggiorno in albergo o con una diaria. Chi ci rassicura che ciò non sia oggetto poi di proroga? Questa scelta dell'esodo quasi forzato appare al quanto discutibile ed evidenzia le mancate risposte dell’azienda sull’organizzazione del lavoro, su sicurezza e carichi di lavoro. Non si possono lasciare in balia degli eventi migliaia di famiglie che risentono di mancate risposte dell’azienda sull’organizzazione del lavoro, su sicurezza e carichi di lavoro, oltre che all'oscuro delle decisioni sui nuovi modelli”.  Polese quindi conclude con un impegno: “Bene la convocazione di una riunione il prossimo 27 settembre con i sindacati, ma nelle prossime ore chiederò anche io al presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, anche alla luce dei suoi recenti incontri con il ministro Urso, di venire in Consiglio e riferire sulle azioni che il governo regionale intende intraprendere per tutelare il futuro automotive in Basilicata e con questo anche il destino migliaia di famiglie e lavoratori”.

 

Potenza, 19 settembre. Il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Polese di Italia Viva, stamani ha incontrato il direttore dell’Asp, Antonello Maraldo sulla questione dei precari Covid. L’incontro da parte di Polese era stato richiesto venerdì dopo la notizia dell’invio di 30 lettere assuntive ai vincitori dell’ultima graduatoria regionale da parte dell’Asp e con il possibile non rinnovo dei contratti ad alcuni precari assunti durante la pandemia da Covid 19. Polese quindi ringraziando “il direttore generale Maraldo per la celerità con cui mi ha concesso audizione e per le nozioni esaustive e precise che ha fornito”, fa il punto della situazione. “Da quanto emerge il numero di precari stabilizzabili per legge non è totalmente assorbibile dalle strutture regionali. Non è decisione che sta in capo alle aziende regionali ma una norma nazionale”. Per questo il vicepresidente del Consiglio regionale annuncia: “Presenterò una mozione in Consiglio regionale in cui si chiede al presidente della Giunta, Vito Bardi di farsi carico nella Conferenza Stato Regioni del tema dei precari Covid per modificare la legge. Ovviamente la questione non riguarda solo la Basilicata ma tutto il Paese”. “Durante il Covid, per fronteggiare la grande emergenza è stato assunto un numero di operatori sanitari ben al di sopra di quello che le norme odierne consentono di assumere. Si tratta”, evidenzia Polese, “di un problema nazionale che andrebbe superato però con una norma governativa”.

Detto questo, sempre il vicepresidente del Consiglio regionale, entra nel merito del problema: “Resta comunque che tutti coloro che durante la pandemia abbiamo chiamato eroi, oggi non possono essere mandati a casa. Va fatto tutto il possibile per garantirgli prospettive future. Per questo oltre a tentare di modificare le norme a livello nazionale sarebbe opportuno che si faccia un tavolo regionale per provare a capire se si riesce a redistribuire l’intero personale su tutte e quattro le aziende sanitarie della Basilicata considerando che l’Asp si è fatta carico più di altri della fase Covid ereditando numeri più importanti”. Insomma, coniugando le norme con la necessità di stabilizzare i precari, Polese auspica che “questo tavolo istituzionale riesca a mettere insieme, in uno schema ragionato, tutte le opportunità che ci sono in campo con la Madia e con le altre procedure di stabilizzazione provando allo stesso tempo ad anticipare l’approvazione del piano di fabbisogno degli infermieri di Comunità e chiedendo responsabilmente a tutte le aziende sanitarie di fare un sacrificio comune”. Al momento, da quanto lo stesso Polese ha appreso, è che c’è da trovare una soluzione per 13 Oss, che a oggi rimarrebbero fuori dalle stabilizzazioni, e per gran parte degli infermieri: circa 65 persone per le quali dovrebbero essere attivate 130 assunzioni totali per rimanere nei vincoli di legge.  “Sono numeri alti sui quali bisogna trovare una soluzione. Non va dimenticato nessuno e l’auspicio è che si riesca a fare un piano per garantire a tutti di rientrare in uno schema di assunzione”, conclude l’esponente di Italia Viva.

 


 



 

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