Potenza, 19 maggio. “Agriworld 2023 è una straordinaria occasione per fare della Basilicata il centro dell’agricoltura italiana”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva che oggi ha visitato gli spazi del Campus dell’Unibas di Macchia Romana a Potenza dove è allestita l’importante kermesse di tre giorni dedicata all’agricoltura. “Sono queste le iniziative importanti - spiega Polese -  per dare slancio alla nostra regione. L’agricoltura da sempre per la nostra Basilicata è stato elemento distintivo. Siamo una regione prevalentemente rurale che deve riscoprire pienamente le proprie identità culturali per proiettarsi nel futuro partendo dai propri asset tradizionali che vanno riproposti in chiave moderna con una attenzione particolare alle innovazioni, alla sostenibilità ambientale e all’economia green”. Polese quindi aggiunge: “Visitando i vari stand delle maggiori aziende nazionali del settore ho trovato grandi competenze e grande voglia di fare. Noi come istituzioni non possiamo che guardare a questo evento facendo tesoro di quanto il mondo dell’università con docenti preparatissimi come il professor Carlo Cosentino mette a disposizione delle comunità. Si tratta poi di un evento o meglio di una vera e propria vetrina di livello internazionale che va incoraggiato e sostenuto per farne un appuntamento annuale che possa negli anni diventare ancora più importante”. “Viviamo in un mondo complicato. Gli eventi calamitosi di questi giorni in tutta Italia che stanno mettendo in ginocchio migliaia di aziende agricole soprattutto nel centro Nord e in Emilia Romagna dimostrano che qualcosa nella programmazione e nella gestione del territorio non ha funzionato come abbiamo vissuto anche qui con le frane a Maratea o le inondazioni nel Metapontino solo per citare due esempi. L’agricoltura in questo, da secoli, ha sempre avuto la parte principale. Interrogarsi e farlo a livello universitario su quello che c’è da fare credo sia fondamentale non solo per rilanciare la nostra agricoltura di qualità ma anche per trasmettere alle future generazioni un mondo più sano, più ecologico e più sicuro”.

Potenza, 18 Maggio 2023 - “Con un ritardo di quasi 6 mesi e una Regione Basilicata bloccata in gestione provvisoria, si approva un bilancio tecnico senza coraggio, senza riforme. In compenso con grandi vuoti da colmare. La macchina amministrativa è dimezzata nel personale, per pensionamenti non rimpiazzati. L’assistenza tecnica prossima alla scadenza dei contratti ottobre 2024 per oltre 150 unità.  Ora nei 6 mesi rimanenti dell’anno si dovrebbe fare quello che è stato programmato per 12. Il carico di lavoro è raddoppiato dalle innumerevoli pratiche autorizzative richieste da enti locali e imprese richiedono per effettuare attività o investimenti, in Aree Zes comprese, uffici regionali nel caos organizzativo. I ritardi sono purtroppo su tutto, dal dipartimento ambiente con il record per le pratiche connesse alla transizione energetica al dipartimento agricoltura senza guida politica, incredibilmente abbandonato senza assessore da oltre 7 mesi”. 

 

Lo dichiarano il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva - Renew Europe e Presidente II Commissione Programmazione e Bilancio e il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Polese.

 

“Come Italia Viva - Renew Europe - proseguono Luca Braia e Mario Polese - abbiamo provato concretamente anche in questa sessione di Bilancio a far raddrizzare il tiro. Una manovra di bilancio asfittica che non affronta nessuna emergenza in maniera strutturata e con provvedimenti mirati non serve a guardare lontano. Al netto di qualche ordine del giorno approvato, al momento abbiamo solo promesse: vedremo se saranno mantenute dal Governo regionale. 

 

Le nostre proposte: recuperare risorse per rilanciare l’azione delle Ater, che riguarda oltre 4500 famiglie, per manutenere un patrimonio divenuto fatiscente e realizzare nuovi alloggi, chiedere il finanziamento del bonus gas alle imprese, sostenere gli studenti per la frequenza della nostra università, erogare contributi alle aziende che autorizzano i giovani lucani ad operare nella nostra terra attraverso l’incentivo al lavoro agile (smart working). Abbiamo provato a dare, anche grazie al nostro fondamentale impegno di raccordo tra le varie esigenze e istanze, una risposta alla Sanità privata. Su troppe questioni è ancora buio assoluto: riforme annunciate ma inesistenti all’atto pratico. Per la sanità privata abbiamo fatto tanto, come IV, e ora è stata finalmente ascoltata e soddisfatta in attesa dei fabbisogni. Grande è però la confusione generata sull’Adi, dove la sentenza del Tar di ieri vede vincente Auxilium e svela la verità: una Regione che non ha ottemperato per ben 2 anni alle indicazioni previste nell’intesa stato regione del 4 Agosto 2021 per l’approvazione e l’applicazione dei manuali di accreditamento utili a individuare le strutture che possono erogare questa tipologia di servizi”. 

 

“Anche stavolta - proseguono i due esponenti di Iv - occasioni perse per il Governo regionale che non riesce a cogliere completamente la portata delle conseguenze delle azioni e delle omissioni dal bilancio. Infatti, ci ritroviamo con Enti Locali e Province dimenticati, il Fual senza risorse, azzerato il fondo per ristorare gli agricoltori danneggiati dalla fauna selvatica, non finanziato quello per concedere il bonus gas alle imprese e per gli impianti rinnovabili anche alle famiglie metanizzate. Senza risorse i capitoli per il cofinanziamento Agea fondamentale per pagare le aziende agricole che hanno fatto investimenti con il Psr 2014/2023. Come facciamo a rispettare il target di 80 milioni di euro nel 2023? Neanche un euro per i Piani sociali di zona totalmente definanziati. Consorzio di Bonifica e Acquedotto Lucano senza adeguati aiuti: saranno costretti a rivedere le tariffe per agricoltori, comuni e cittadinanza”.

 

E ancora aggiungono i due esponenti  di Iv, “E’ stato tanto il tempo impiegato per redigere il bilancio. Seppure con enormi risorse economiche disponibili tra fondi del Pnrr, della programmazione Europea, residuali della vecchia programmazione e della nuova 2023/2027, oltre che quelli rivenienti da royalties e compensazione ambientale da estrazioni di petrolio e gas, sono riusciti nel miracolo di non affrontare nessuna emergenza e di lasciare tanti settori strategici in grande difficoltà. Sarebbe dovuto essere il bilancio del rilancio delle azioni del Governo regionale a fine legislatura. Invece, è poco più di un bilancio tecnico: servirà, forse, solo a far partire la programmazione europea 2023/2027. Intanto, certifica e conferma la scarsa qualità dell’azione politica di questa maggioranza di centro destra che va avanti solo con gli slogan del bonus gas, per anestetizzare le coscienze. Si concedono ai cittadini un po’ di risorse utili forse solo a recuperare consenso elettorale ma non alla vera ripresa economica e occupazionale della Basilicata. Lo spopolamento soprattutto di giovani non si ferma, con un gravissimo invecchiamento medio della popolazione con oltre il 40% over 65”.

 

“Noi il nostro lo abbiamo provato a fare con la responsabilità che ci contraddistingue. Per il futuro della Basilicata, che dovrebbe prescindere dalla parte politica che guiderà la regione - concludono Braia e Polese - ci vuole solo un piano coraggioso di riforme. Per la Sanità, totalmente degradata in questi ultimi 4 anni, per la gestione delle risorse idriche, forestali e ambientali, per un serio sviluppo occupazionale che presti attenzione alle nuove generazioni prima che se ne partano per sempre, alle imprese soprattutto innovative, alle famiglie a partire da quelle più in difficoltà.  Per rendere attrattivo e vivibile un territorio come il nostro, non basta una mancia nella bolletta del gas. Occorre creare un intero ecosistema competitivo, in grado di attrarre investimenti endogeni ed esogeni, con cui costruire solidamente qualcosa per le giovani intelligenze lucane: ne perdiamo 6000 all’anno, in tutti i settori”.

Potenza, 16 maggio 2023. “E’ arrivato il momento che sulla scelta della sede della Casa di Comunità della Valle del Mercure si faccia un definitivo passo indietro. Dopo la seconda sentenza del Tar della Basilicata a favore del doppio ricorso del Comune di Rotonda contro l’allocazione della sede della Casa di Comunità a Viggianello auspichiamo che la Regione prenda atto degli errori di valutazione sull’assegnazione della sede. Non siamo abituati a strumentalizzare le vicende a fini politici ma in questo caso non possiamo che stigmatizzare un atteggiamento troppo superficiale da parte della Giunta regionale”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese, di Italia Viva che sottolinea ancora: “Noi con una prima interrogazione datata il 15 marzo 2022 avevamo sollecitato la Giunta e l’assessore al ramo a valutare con maggiore cautela le scelte di assegnazione. Era evidente già allora che il piano delle Case di Comunità in Basilicata non aveva nessuna ‘ratio giuridica’ men che meno politica con una distribuzione figlia solo di relazioni e amicizie personali trasversali”. “La sentenza del Tar di oggi - prosegue Mario Polese - che riguarda il Comune di Rotonda, ma che il realtà stravolge gli atti della Giunta regionale e dell’assessore Fanelli, parla chiaro: un atto come quello delle Case di comunità è un atto di programmazione sanitaria che va ad incidere direttamente sul piano sanitario regionale e per questo deve passare dal Consiglio regionale. Si torni subito in aula quindi e si definisca il Piano delle Case di Comunità in Basilicata secondo quelle che sono le reali esigenze delle popolazioni e non le amicizie personali”. “Continuare a far finta che tutto sia perfetto sarebbe un errore gravissimo. Oltretutto c’è da riprendere un corretto confronto con i vari territori evitando logiche che creano soltanto fibrillazioni inutili tra Comuni limitrofi”, conclude il vicepresidente del Consiglio regionale Polese.

Potenza, 15 maggio 2023 - "Il lavoro serio sui territori, guardando la gente in faccia, porta i suoi frutti. I risultati di Genzano, Ruvo, Forenza e Lagonegro, mostrano la genuinità e concretezza delle nostre proposte e obiettivi. Complimenti e buon lavoro ai nostri candidati eletti e a quanti hanno messo a disposizione il loro tempo, la loro forza, e la propria passione".

Maratea, 13 maggio 2023 -Siamo in un luogo simbolico della Basilicata e delle sue virtù. Essere qui a portare testimonianza istituzionale e cercare di arricchire il dibattito sul valore straordinario di un percorso ormai avviato di riscoperta delle radici di tanti lucani che vivono lontano ma che non vogliono assolutamente perdere il valore delle proprie origini è per me un onore.
Ho avuto l’occasione di partecipare qualche settimana fa alla tappa svizzera del ‘Festival delle Spartenze’ organizzato dall’Associazione regionale Famiglia lucana a Winterthur.
Ed è stata una bellissima esperienza dove ho potuto toccare con mano l’importanza delle comunità all’estero dei lucani. Realtà dinamiche che sono portatrici di una grande testimonianza di valori, di identità e di appartenenza nonostante siano a centinaia e a migliaia di chilometri dalla nostra meravigliosa Basilicata.
Ho compreso ancora di più quanto sia importante per la politica, e in particolare le istituzioni lucane, svolgere quella funzione di raccordo e di recupero della nostra identità soprattutto quando essa è sentita come patrimonio da tramandare e da conservare fuori dal nostro Paese.
Iniziative come quella di oggi e come quella che si svolgerà il prossimo 22 maggio a Potenza, organizzata dal Centro studi internazionali ‘Lucani nel mondo’ proiettato verso ‘l’anno del turismo delle radici’ sono fondamentali perché si pongono come punto avanzato di quel sentimento di appartenenza, ma anche di costruzione di nuove opportunità di crescita congiunta che da anni viene portato avanti dall’Associazione dei lucani nel Mondo e dalle varie federazioni nazionali.
Io credo, e questo è un elemento che ci deve proiettare non più solo con lo sguardo rivolto al passato quando parliamo di emigrazione dei lucani verso altre regioni e altre nazioni, che i lucani nel mondo siano una grande opportunità da cogliere in tutti i suoi aspetti. Si tende infatti troppo spesso a immaginare, quando si parla di emigrazione a storie, di dolore e di nostalgia.
E invece io a Winterthur, e sono certo sia così nelle altre decine di posti dove esistono comunità dinamiche lucane, ho trovato gioia. Felicità sui volti dei tantissimi ragazzi che nonostante siano nati a centinaia di chilometri da qui si sentono ancora lucani e vivono la loro discendenza con orgoglio e con ricchezza di chi ha due bagagli culturali nel proprio Dna.
Esiste quindi una lucanità che si nutre di tante storie di successo, di emancipazione, di piena integrazione.
E questo ci offre la possibilità di fare sistema. Tanto più oggi che viviamo un’epoca in cui le distanze si sono accorciate e in cui la comunicazione ci consente di essere connessi e presenti anche a migliaia di chilometri, sfruttando possibilità di mettere a valore quel patrimonio in tanti settori e in tante maniere.
E’ ovvio che il tutto non si può consumare solo in cerimonie e manifestazioni spot. C’è da fare un grande lavoro per andare oltre e capire anche il tempo che viviamo.
Non è un periodo semplice: veniamo da anni di crisi economiche a cui si è aggiunto quel drammatico evento della pandemia da Covid 19 che ha complicato la ripresa che pure in qualche maniera si era avviata.
La nostra Regione e il Mezzogiorno d’Italia in particolare fanno fatica e in tutto questo ha ripreso forza il fenomeno dello spopolamento e dell’emigrazione giovanile.
Ma non siamo più nel 1900. Oggi anche il fenomeno dell’emigrazione dei cosiddetti cervelli può diventare una opportunità. I nostri giovani partono non solo per ‘necessità’ come accadeva nel secolo scorso. Oggi partono per il gusto si viaggiare e confrontarsi con altre realtà. Partono perché vogliono accrescere le proprie conoscenze. Ma lo fanno con in tasca il cellulare con il quale non si staccano mai dalle loro famiglie, dai loro amici e dai luoghi in cui sono nati e cresciuti.
E per esperienza diretta, anche io ho studiato e mi sono laureato vivendo per alcuni anni non in Basilicata, dico che molti che partono hanno poi grande desiderio di tornare nella propria terra per mettere a frutto le conoscenze acquisite.
E sono proprio questi i processi che noi come istituzione dobbiamo sfruttare.
L’auspicio è che si riesca a creare qui da noi le condizioni per essere accoglienti non solo come terra per il ‘turismo di ritorno’ (che pure è una straordinaria iniziativa) ma come luogo in cui i giovani professionisti possano tornare per valorizzare la loro dimensione lavorativa e professionale e allo stesso tempo arricchire la Basilicata con le loro nuove conoscenze che non avrebbero potuto acquisire in Basilicata.
Questa secondo me dovrebbe essere la missione principale che tutti noi amministratori, politici e rappresentanti delle istituzioni dovremmo tenere in mente.
Uno sforzo quindi va fatto per capire cosa può essere offerto ai giovani che vogliono tornare o venire a vivere in Italia, intercettando finanziamenti per l’attrazione dei nostri talenti emigrati all’estero in modo a recuperare le competenze e le intelligenze trasferitesi all’estero e di cui l’Italia non dovrebbe più privarsi.

Potenza, 9 maggio 2023. "La Sanità è un bene collettivo che non ha 'titolari'. Una buona Sanità è un diritto per i cittadini lucani e sarebbe sbagliato voler far passare la realtà attuale lucana come una realtà in 'piena salute' così come probabilmente sarebbe errato pensare che sia tutto da buttare. E sarebbe ancora più sbagliato dividersi tra 'Guelfi e Ghibellini' solo a seconda della vicinanza politica a questo o quel partito o rappresentante istituzionale". Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva che sottolinea: "Da anni, in qualità di consigliere regionale, sono stato promotore di iniziative in ambito sanitario allo scopo di portare all'attenzione della Giunta regionale e dell'opinione pubblica le vicende con la volontà non di strumentalizzare ma di provare a dare un contributo con proposte e idee. Ricordo durante la fase più cruenta della pandemia da Covid la proposta per le Usca o per l'utilizzo del plasma e tante altre ancora. Così come ho, in tempi non sospetti, chiesto la stabilizzazione dei precari. E allo stesso modo nelle ultime settimane ho provato a mettere in risalto il tema della carenza dei medici di medicina generale". "Nello specifico - prosegue Polese - è evidente che ci sia un problema con lo scarso numero di medici di base in Basilicata. Non lo dico io ma la Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg). Il rischio è che a breve non potrà essere garantito il presidio di almeno un medico in tutti i comuni della Basilicata. Questo sarebbe un dramma e una situazione di grande disagio e anche pericolo per i cittadini delle piccole comunità". “E quindi” - continua il vicepresidente del Consiglio regionale - "Ora noi possiamo decidere di ululare alla luna e attribuire le colpe alle scelte nazionali liberandoci da ogni responsabilità. Possiamo anche elencare tutte le virtù del sistema sanitario lucano e specchiarci come i primi della classe. Ma ciò non risolve certo il problema che rimane e che è grave". "Io credo invece - aggiunge l'esponente di Italia Viva - che vadano trovate le soluzioni qui in Basilicata ascoltando chi lancia allarmi e confrontandosi con tutti coloro che per esperienza e per lavoro si adoperano nei vari ambiti della Sanità lucana. Quello che manca e che è mancato a mio parere per affrontare seriamente la problematica è una cabina di regia regionale. Una cabina di regia di natura politica che dovrebbe avvalersi di un osservatorio regionale di tecnici di varia estrazione che dopo aver studiato il problema, fatto un serio censimento delle risorse esistenti in Regione, elabori un piano esecutivo realisticamente attuabile nella nostra realtà. Questo osservatorio dovrebbe avere un mandato preciso, con delle risorse per fare il censimento ed elaborare un piano e una scadenza per la progettazione e per l'attuazione del piano con un conseguente e puntuale monitoraggio con anche una interfaccia con osservatori di altre regioni magari in maniera propedeutica per accelerare e redigere un nuovo ‘Accordo integrativo regionale’ per la medicina del territorio". "Ovviamente tutto questo si potrà fare avendo il coraggio di andare oltre i singoli parametri e valutazioni ordinarie magari potenziando con le risorse del Pnrr non solo le strutture ma anche il personale perché il rischio è quello di costruire ospedali bellissimi ma senza medici e personale", conclude Mario Polese.

Potenza, 3 maggio 2023. “Sono più di due anni che il futuro dello stabilimento di Stellantis di San Nicola di Melfi, con tutto il relativo indotto di aziende che orbitano nell’intero Vulture - Melfese è diventato incerto. Abbiamo posto già in tempi non sospetti la questione al centro del dibattito ma finora tranne annunci sporadici non abbiamo ottenuto alcun riscontro positivi in termini di prospettive a medio e lungo termine. E le notizie degli ultimi giorni non fanno che aumentare la preoccupazione dei dipendenti e delle loro famiglie oltre che di un intero territorio la cui economia è fortemente influenzata dal settore dell’Automotive”. Lo dichiarano congiuntamente i consiglieri regionali Mario Polese e Luca Braia insieme ai dirigenti di Italia Viva di Melfi, Vincenzo Destino, Alessandro Panico e Mauro Basso. In particolare continuano gli esponenti renziani, rispetto all’incontro di ieri tra la dirigenza di Stellantis e i sindacati, che “la notizia rispetto alla volontà dell’azienda di proseguire con ulteriori 500 uscite volontarie incentivate per i dipendenti dello polo di San Nicola di Melfi è l’ennesimo segno che non tranquillizza. Oltretutto voci autorevoli raccolte nei giorni scorsi parlavano di un numero di ‘uscite incentivate’ anche superiore a 500. Tutto questo senza che l’azienda, nonostante le tante sollecitazioni, tra cui quelle di Iv a livello parlamentare, abbia ancora chiarito sulle future produzioni di auto elettriche e sul tipo di investimento futuro”. “Senza contare - proseguono Polese, Braia, Destino, Panico e Basso - le incertezze legate al riconoscimento delle Stato di crisi della zona industriale di San Nicola di Melfi di un paio di settimane fa sul quale auspicando che possa essere un'opportunità per la riconversione produttiva riteniamo fondamentale il dialogo tra le istituzioni e le associazioni datoriali e sindacali che non possono essere lasciate sole. Ricordiamo inoltre che tutto era già stato previsto non più di due mesi fa da ‘Il Sole 24 ore’ che spiegava come la produzione in Stellantis non sarebbe più salita ai livelli ottimali. Oggi davanti a uno scenario assai preoccupante rilanciamo per l’ennesima volta quel ‘Patto per lo sviluppo di Melfi’ redatto già nel 2020 che prevedeva una serie di azioni concrete per lo sviluppo dell’area e farla tornare volano del Mezzogiorno. Forse non tutto è perduto ma serve un cambio totale di paradigma”. “Per questo chiediamo al presidente della Giunta regionale, Vito Bardi di raccogliere quante più informazioni possibili sulla realtà dei farti e relazionare in tempi brevissimi in Consiglio regionale. Ricordiamo che ci sono famiglie, imprenditori e lavoratori che dagli inizi degli anni 90 credono nelle potenzialità di questo territorio che oggi non possono essere dimenticati”, concludono Polese, Braia, Destino, Panico e Basso.

Potenza, 30 aprile 2023. "Lo ricordo sempre interessato alle dinamiche attuali con uno sguardo sempre proiettato al futuro". Così il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva sulla scomparsa dello storico esponente socialista Franco Adamo. "La politica lucana oggi perde uno degli esponenti più appassionati e più preparati che nella stagione delle grandi riforme e dei grandi avanzamenti della nostra terra. Alla sua famiglia il mio attestato di affetto per la grave perdita", conclude Polese.

Potenza, 28 aprile 2023. “L’allarme lanciato dalla Fimmg (Federazione italiana dei medici di medicina generale), sulla carenza di medici di base in 100 comuni lucani, è un dato preoccupante. Vanno trovate risorse e messo in campo ogni sforzo affinché si eviti un esodo che vorrebbe dire spopolamento e declino definitivo per tante piccole realtà”.  A dichiararlo è il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Polese di Italia Viva, che aggiunge: “E’ una situazione già denunciata da tempo, sulla quale sindacati e personale sanitario stanno svolgendo una giusta battaglia. La carenza di medicina territoriale, dovuta al pensionamento di molti medici di base, mette in difficoltà numerose piccole comunità, con i sindaci che non riescono a fronteggiare anche le esigenze mediche più basilari in centri con prevalenza di popolazione anziana”. “Questa situazione - prosegue l’esponente di Italia Viva - come rimarcato dal Segretario Fimmg, Antonio Santangelo, è il frutto di una mancata programmazione a livello nazionale, che sta colpendo in modo preoccupante la nostra regione, per lo più costituita da piccoli centri e da persone anziane molti dei quali impossibilitati a muoversi per cercare altrove la necessaria assistenza medica, anche solo per la prescrizione dei farmaci necessari alla cura di malattie croniche”. “Ma le responsabilità - spiega ancora Polese - sono da cercare anche a livello regionale per non aver sollecitato la formazione di più medici. Inoltre in Basilicata la Regione si è dimostrata silente del dare luogo a una riforma del settore (continuità assistenziale, 118, medicina generale, pediatra di libera scelta) già possibile dando attuazione in tutto o in parte al decreto legge del 13 settembre 2012 ‘Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute. Cosa che hanno provato a fare le solite regioni virtuose: Veneto, Emilia Romagna, Toscana che nonostante la crisi hanno maturato una esperienza preziosa nell’organizzazione ed erogazione delle cure territoriali”. Tra le conseguenze c’è che molti giovani laureati lucani sono andati altrove. Una situazione che purtroppo non potrà cambiare se non si metteranno in campo azioni tese a valorizzare i laureati e allo stesso tempo a tutelare le piccole comunità della nostra regione”. “Per questo sarebbe utile un confronto immediato tra l’assessore regionale Francesco Fanelli e i sindacati di categoria per affrontare una situazione di prioritaria importanza per le sorti della nostra regione”.

Potenza, 21 aprile 2023. “Prosegue serrato il percorso istituzionale della Regione Basilicata a favore di una soluzione per la Banca Popolare di Bari di cui mi ero fatto portatore a margine dello sciopero dei dipendenti di lunedì scorso”, dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva che spiega: “Ieri la questione è stata oggetto di un approfondimento, come da me richiesto e come subito accordato dalla presidente Dina Sileo, nel corso della riunione della Quarta Commissione permanente del Consiglio regionale. Sono state ascoltate le parti sindacali che hanno potuto quindi esporre i problemi della Bpb in relazione alla parte lucana”. “Nella mia presentazione - sottolinea Polese - ho ribadito la gravità della situazione e il disagio che si percepisce tra i dipendenti e che inevitabilmente tocca anche i risparmiatori. In buona sostanza ho chiesto, in linea con quanto auspicato dai sindacati di settore, che il presidente della Regione, Vito Bardi si faccia carico di un incontro con i colleghi delle altre regioni interessate per trovare una soluzione unitaria”. Il vicepresidente del Consiglio regionale ha quindi aggiunto: “Bene che alla fine che la Commissione abbia preso l’impegno per la stesura di un documento, a cui sono stato delegato per la sintesi, che si faccia carico delle osservazioni sindacali al fine di convocare un tavolo istituzionale dando mandato al presidente Bardi al fine di intervenire con le istituzioni delle altre regioni per trovare una soluzione definitiva alla crisi della BpB che non penalizzi in alcun modo la Basilicata”. “Vigilerò personalmente che non si perda tempo perché il futuro della nostra Regione passa anche da queste iniziative”, conclude Polese.

Potenza, 20 aprile 2023 - “Condividiamo l’impostazione ottimistica del bicchiere mezzo pieno: sempre meglio che piangersi addosso. Ma sul riconoscimento delle Stato di crisi della zona industriale di San Nicola di Melfi c’è grande preoccupazione nei territori maggiormente coinvolti. Per questo bene l’approccio fattivo dell’assessore Galella, che oggi in conferenza ha parlato di una grande opportunità per affrontare le criticità, ma le stesse non verranno risolte solo con l’immissione di capitali del Ministero. Serve ripiegarsi e far tesoro delle proposte avanzate da chi sulla situazione complessa dell’intero Vulture Melfese e più specificatamente del comparto industriale di San Nicola, sono anni che lancia proposte e sviluppa analisi”. Lo riferisce in una nota il vicepresidente del consiglio regionale, Mario Polese di Italia Viva che sottolinea: “Solo un mese fa insieme ad Alessandro Panico, Vincenzo Destino e Mauro Basso denunciavamo, prendendo spunto dai dati de Il Sole 24 Ore, che la produzione in Stellantis non sarebbe salita ai livelli ottimali. Oggi l’istituzione dell’area di crisi al di là dei meriti di possibile sviluppo, ci consegna una triste fotografia che rischia di complicare le cose sia a livello occupazionale che di investimento”. “Come Italia Viva - prosegue Polese - sono anni che siamo sul tema, offrendo proposte, incontri e azioni concrete, che sono variate dalle interrogazioni parlamentari fino alla stesura di un Patto per lo sviluppo di Melfi e della Basilicata. Un manifesto che rivogliamo rimettere al centro della discussione e a supporto di ogni atto concreto che verrà, purché preveda una lungimiranza completa e a lungo termine, soprattutto per quanto riguarda la diversificazione della produzione”. “Non vogliamo che Melfi, attraverso l’avvio di questa area di crisi, diventi luogo di assistenzialismo statale. Serve un piano di sviluppo effettivo che faccia tornare l’area tra quelle volano del Mezzogiorno e non solo, che abbia l’ambizione concreta di fornire basi occupazionali solide e che sia laboratorio di idee e impresa”, commenta ancora Polese che aggiunge: “Non possiamo fermarci all’area di crisi, serve già che guardiamo oltre e a come fare tesoro di ciò in termini di crescita. Per questo, sul piano di riconversione e crescita, siamo anche noi pronti a dire la nostra e fare la nostra parte. Ci sono famiglie, imprenditori e lavoratori che dagli inizi degli anni 90 credono nelle potenzialità di questo territorio. Una identità che oggi va ripagata solo dimostrando che ancora si crede e si lotta affinché questo sogno continui a esistere”. “La verità è che oltre ai fondi ministeriali serve un reale sforzo per il rilancio progettuale dell’intera area che preveda un potenziamento infrastrutturale serio con idee e proposte da realizzare” conclude il vicepresidente del Consiglio regionale.

Potenza, 17 aprile 2023. “Mi sono recato a Bari questa mattina per portare la mia solidarietà e vicinanza ai dipendenti della Popolare di Bari oggi in presidio per rimarcare la necessità di un piano aziendale che tuteli lavoratori, famiglie e investitori”. Lo riferisce in una nota il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Polese il quale, dopo la nota dello scorso 4 aprile, torna a occuparsi della vicenda del noto istituto bancario. “C’è una questione di principio da affrontare, che riguarda lavoratori e dipendenti che hanno già visto decurtarsi il proprio stipendio del 7% e che ad oggi non vedono chiara alcuna garanzia per il futuro e che non sono stati neppure ascoltati dall’azienda”, spiega l’esponente di Italia Viva. “Esiste poi il paradosso enorme di un’azienda bancaria che non elargisce neppure i premi di produzione appellandosi al fatto che la produttività è più bassa negli ultimi mesi. Quello che mi chiedo, è come si fa a raggiungere i parametri con diciotto giorni in meno di lavoro?”, chiede il consigliere regionale. “La politica non può essere cieca o sorda davanti a tutto ciò, ed è per questo motivo che la mia presenza qui oggi mi ha portato chiedere alla presidente delle Iv Commissione, Dina Sileo, la convocazione di una seduta insieme ai sindacati per discutere della vicenda. Richiesta prontamente accolta. Inoltre voglio sollecitare il Presidente Bardi a prendere una posizione chiara per richiedere un tavolo congiunto con Puglia e Abruzzo come ho già fatto a inizio mese”, sottolinea Polese. “Va messo in campo ogni sforzo e ogni azione, perché è una vicenda che riguarda la storia e il futuro di tutti i lucani, cittadini, dipendenti e investitori, che hanno creduto e credono da sempre nella credibilità di un istituto che è sempre stato un punto di riferimento per molti cittadini lucani”, conclude il vicepresidente del consiglio regionale. 

Richiesta Audizione IV Commissione 

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Leggi qui la mozione 2020: https://www.mariopolese.it/images/Mozioni/mozioneBPB.pdf

 

 

 

Potenza, 15 aprile 2023. Anche alle prossime elezioni comunali del prossimo mese di maggio, Italia Viva Basilicata sarà protagonista alla corsa per il rinnovo delle amministrazioni municipali lucane. Prosegue dunque il certosino lavoro di radicamento territoriale con una presenza capillare di candidati nella quasi totalità dei comuni della Basilicata in cui si vota. Si tratta di una platea di aspiranti amministratori composta da storici iscritti a Italia Viva con il rafforzamento di numerosi giovani che si sono tesserati proprio alla vigilia della presentazione delle liste. Da Atella a Genzano fino a Sasso di Castalda e Scanzano i candidati comunali che fanno riferimento a Italia Viva pur se in compagini civiche, sapranno di certo farsi valere per poter continuare a fare la differenza sul merito delle questioni così come accade sempre nei vari livelli istituzionali in cui Iv è presente. La politica per Italia Viva ha sempre la priorità sulle dinamiche personalistiche che poco hanno a che vedere con la necessità di dare un nuovo impulso realmente riformista e moderato a tutto il Paese. 

Potenza, 4 aprile 2023: “Apprendo da una nota sindacale congiunta di tutte le sigle di categoria, dello stato di agitazione dei lavoratori della Popolare di Bari. Si attende la presentazione di un piano industriale di gruppo che per ora ha di certo solo la riduzione degli stipendi dei propri dipendenti”. E’ quanto dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Polese di Italia Viva che già in passato era intervenuto nell’assemblea regionale a sostegno dei lavoratori bancari. “Già allora mi opposi con forza agli esuberi e alle paventate chiusure degli istituti di credito sul territorio lucano, impegnando il Consiglio ad attivarsi affinché venisse rivisto il Piano industriale della Banca Popolare di Bari per scongiurare la perdita di posti di lavoro”. “Oggi - sottolinea l’esponente di Italia Viva, - conscio che la politica non può andare oltre una moral suasion, essendo questa una vicenda totalmente privatistica, non possiamo ignorare il peso a livello economico, sociale e lavorativo che la Popolare di Bari riveste sul nostro territorio, con storie di famiglie, investimenti e lavoro”. “In particolare credo che sia necessario rivedere e riprendere il progetto della banca del meridione cioè banca del territorio vicino alle economie del mezzogiorno d’Italia che è stato l’elemento fondante del salvataggio nel 2019 con soldi pubblici, una nuova organizzazione del lavoro in ambito di clima aziendale e, non di minore importanza, il recupero salariale. L’ accordo del piano di salvataggio 2020 -2024 -  precisa Polese - prevedeva chiusure di filiali e abbattimento dei salari attraverso contratto di solidarietà (circa una mensilità media). Questo sforzo economico chiesto ai dipendenti pare che non abbia prodotto nulla in termini di miglioramento della qualità del lavoro ed è solo destinato ad abbassare i costi generali. A cosa serve questo sforzo soprattutto in un momento economico di grande difficoltà economiche anche a causa dell’inflazione e dell’incremento tassi sui mutui?”.  Si chiede l’esponente renziano che aggiunge: “Inoltre c’è il tema dello spopolamento bancario, con i numeri impietosi pubblicati oggi dalla Banca d’Italia che vedono 172 sportelli attivi (contro i 226 del 2017 con una riduzione del 24%) e un numero di addetti nel settore pari a 962 (contro i 1.132 del 2017 pari a un decremento del 15%). La cosà più preoccupante è che il dato del settore riflette a pieno quanto pubblicato dall’Osservatorio regionale del mercato del Lavoro dal quale si evince che nel trienno 2019-2022 il numero delle nuove assunzione è passato dalle 24.030 del 2019 alle 18.936 del 2022 (calo del 22%)”. ”Dati - sottolinea Polese - che lanciano un allarme serio sulla tenuta territoriale dei gruppi bancari che non investono più nella nostra regione, a discapito ancora una volta di lavoratori, di famiglie e cittadini. Un incubo anche per gli azionisti, che oggi hanno dovuto pure prendere atto delle dimissioni del Cfo con evidenti preoccupazioni di questi ultimi che hanno visto o risparmi investiti in azioni della banca quasi azzerati”. “Cosa dire poi della notizia uscita qualche giorno fa, che vede la società che si è occupata dei bilanci 2016, 2017 e 2018 della Banca Popolare di Bari avrebbe violato gli ‘Isa’, i principi internazionali che regolano l’attività di revisione. È per questo che la Consob ha applicato una sanzione da 330mila euro nei confronti della PricewaterhouseCoopers e di 65mila euro nei confronti del commercialista Corrado Aprico, il socio responsabile della procedura”, commenta ancora il vice presidente del Consiglio regionale. “Lo ripeto, è una vicenda che incide fortemente sul tessuto regionale indebolendo soprattutto l'accesso al credito delle nostre famiglie e imprese lucane. Condividere una posizione ancora una volta nella nostra assise regionale e in condivisione con i Consigli regionali di Abruzzo e Puglia potrebbe dar forza alle singole azioni e alle sigle sindacali che stanno svolgendo una battaglia di civiltà oltre che di vera sopravvivenza, facendo leva sui vertici della Banca per rivedere determinate scelte attualmente non apprezzabili dalla popolazione e dalle istituzioni. Servono chiarezza e lucidità da parte dell’azienda, che con senso di altruismo e attenzione deve dare risposte a lavoratori e comunità”, conclude Polese.

30 Marzo 2023. “Non ci sono buone notizie per le frequenti interruzioni idriche nel Vulture Melfese: entro fine anno gli stop alle erogazioni idriche nei Comuni di Atella, Barile, Filiano, Ginestra, Melfi, Rionero in Vulture, Ripacandida e San Fele diventerebbero più lunghe e frequenti. Un disagio che metterebbe ancora più in difficoltà la popolazione e tutte le attività didattiche e commerciali di un territorio molto vasto della nostra Basilicata”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva in merito alla risposta dell’Ufficio di Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale all’interrogazione del 29 novembre scorso in cui da Italia Viva si chiedevano dettagli sulle continue interruzioni del servizio idrico nei comuni appunto del Vulture - Melfese. “Da quanto si apprende dalla risposta ufficiale - sottolinea Polese – la questione è molto più complessa e non si tratta solo di semplici lavori di manutenzione ordinaria a differenza di quanto invece era a conoscenza delle popolazioni interessate. Per questo riteniamo necessario che l’ente Regione Basilicata spinga Acquedotto lucano a provvedere con la massima urgenza per soluzioni alternative alle previsioni progettuali di Acquedotto pugliese, gestore dell’Acquedotto del Sele che fornisce acqua ai Comuni del Vulture anche utilizzando procedure amministrative di carattere straordinario”. Secondo la relazione resa dalla Giunta regionale per Acquedotto lucano il problema sarebbe legato allo stato di decadimento dell’Acquedotto del Sele le cui condotte risalgono all’inizio del secolo scorso per le quali già da tempo sono in atto periodiche ispezioni con le conseguenti interruzioni del flusso idrico. In buona sostanza emerge che le condotte dell’Acquedotto del Sele, in gran parte dislocate in gallerie, per essere ispezionate vanno prima svuotate e poi riempite con operazioni che richiedono quindi diversi giorni. “Oltretutto - spiega ancora Polese – è stato reso noto come risposta alla nostra interrogazione, che le interruzioni sono diventate più intense perché Acquedotto pugliese starebbe completando la fase ricognitiva in vista dei lavori di ristrutturazione previsti per fine 2023 e che comporterebbero interruzioni del servizio di erogazione idrica ben più lunghe e continue. Per evitare questo Acquedotto lucano prevede nuove opere strutturali ancora in fase di progettazione per sopperire in futuro alle periodiche carenze dell’Acquedotto del Sele. Opere che prevedono tra l’altro l’adeguamento funzionale di alcuni serbatoi situati in zona Vulture con installazioni di ulteriori idropompe. Lavori finanziati per 4 milioni di euro del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”. “Diventa quindi prioritario che la Regione faccia tutto in suo potere per velocizzare questi lavori di potenziamento della rete idrica per ‘sgravare’ il Vulture Melfese dalla dipendenza di acqua dal Sele per evitare che a fine anno si arrivi a quello che sarebbe un disagio enorme”, conclude il vicepresidente del Consiglio regionale.

Potenza 28 marzo 2023. “Bisogna rilanciare anche qui in Basilicata la proposta che oggi il Terzo Polo ha presentato a livello nazionale per l’azzeramento delle liste d’attesa per affrontare in maniera concreta e non nebulosa i problemi della Sanità. Questione Sanità che rimane la prima emergenza non solo in Basilicata ma in tutto il Paese”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva che sottolinea: “Le liste d’attesa in Basilicata sono la punta dell’iceberg di un intero comparto in grossissima difficoltà in tanti settori. In Italia secondo gli ultimi dati sarebbero quasi 100 milioni le prestazioni sanitarie non effettuate e in liste lunghissime. Se dal Governo nazionale fossero investiti i dieci miliardi di euro che il Terzo polo chiede ci sarebbero possibilità di risposte celeri anche in Basilicata”. “Detto questo – aggiunge ancora il vicepresidente del Consiglio regionale lucano – è evidente che il problemi della sanità lucana ormai sono così tanti che solo un repentino cambio di rotta, al netto dei proclami e delle rassicurazioni di circostanza, potrebbe sortire un qualche effetto”. “Mi associo pertanto - conclude Mario Polese- al grido di allarme di tanti cittadini e delle varie sigle sindacali – che chiedono ai vertici della Regione e al presidente Bardi un atto di responsabilità aprendo subito una fase urgente di concertazione per addivenire a soluzioni immediate. Solo così si può immaginare di iniziare a invertire una situazione altamente a rischio per la tenuta sociale dell’intera Basilicata”. 

Potenza, 23 marzo 2023. “Ci uniamo al dolore dell’assessore Cosimo Latronico per la perdita della cara madre. A lui e a tutta la famiglia giunga il nostro cordoglio. Perdere un genitore è una delle cose più dolorose che possano capitare perché nasciamo figli e una madre lo è per sempre”. Lo dichiarano i consiglieri regionali di Italia Viva, Luca Braia e Mario Polese a nome di tutto il partito di Basilicata. 

Potenza, 22 marzo 2023.  “La politica, e in particolare le istituzioni lucane, hanno il dovere di svolgere anche la funzione di raccordo e di recupero della nostra identità soprattutto quando essa è sentita come patrimonio anche a centinaia e migliaia di chilometri dalla nostra meravigliosa Basilicata. Sarà un grande onore per me, partecipare venerdì e sabato prossimi, in rappresentanza dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, alla tappa svizzera del ‘Festival delle Spartenze’ organizzato dall’Associazione regionale Famiglia lucana a Winterthur”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale, Mario Polese.  “La nostra regione - prosegue - ha ben conosciuto il fenomeno dell’emigrazione che ha costretto migliaia di lucani ad abbandonare i luoghi di nascita e a separarsi dalle proprie famiglie. Storie, di dolore si, ma in molti casi anche di ‘rinascita’ e affermazione professionale e lavorativa. Oggi che viviamo un’epoca in cui le distanze si sono accorciate e in cui la comunicazione ci consente di essere connessi e presenti anche a migliaia di chilometri, abbiamo la possibilità di mettere a valore quel patrimonio comune che è la lucanità”. “Porterò i saluti del presidente Cicala e di tutta l’assemblea regionale con la certezza che anche se in Svizzera sarò a ‘casa’. Credo che il Festival delle Spartenze sia un punto avanzato di quel sentimento che da anni viene portato avanti dall’Associazione dei lucani nel Mondo e dalle varie federazioni nazionali tra cui quella elvetica guidata da Giuseppe Ticchio e il Centro studi internazionale rappresentato da Luigi Scaglione. Sarà interessante assistere poi al confronto tra gli studenti lucani del Galileo Galilei di Potenza e quelli svizzeri”, conclude il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Polese.

Potenza, 21 marzo 2023. I problemi e le debolezze del sistema sanitario nazionale e di quello lucano sono stati l’oggetto della riunione del Dipartimento Sanità di Italia Viva Basilicata che si è riunito ieri in videoconferenza, alla presenza della coordinatrice nazionale Italia Viva Sanità Anna Maria Parente, ex responsabile commissione sanità al Senato. All’incontro erano presenti membri del dipartimento nazionale Italia Viva Sanità, i consiglieri regionali, il coordinatore regionale lucano ed i membri del dipartimento Italia Viva sanità regionale che include numerosi professionisti dei diversi presidi lucani e delle diverse categorie professionali sanitarie. Nell’incontro si è partiti dalle proposte lucane di riforma del SSN portate al tavolo sanità della Leopolda 10, e migrate poi in parte nell’ultimo programma elettorale. Si è quindi fatto un quadro sulle attuali criticità della sanità lucana, in particolare per quanto riguarda la assistenza ospedaliera e territoriale.  L’obiettivo è quello di preparare un cronoprogramma di incontri e approfondimenti per l’Organizzazione degli Stati generali di Italia Viva Basilicata sulla Sanità da svolgere entro il prossimo mese di giugno. L’approccio propositivo tende a voler mettere a sistema, attraverso lo svolgimento di tre incontri distribuiti nell’arco di tre mesi, una proposta programmatica sintesi di un confronto con i professionisti, le istituzioni i territori, la comunità scientifica, i sindacati e i cittadini. Il punto finale sarà la redazione ‘Dalla cura al prendersi cura’, progetto condiviso sulla Sanità del prossimo futuro, diffusa e sostenibile che nei fatti diventerà il contributo di Italia Viva alla Riforma sanitaria della Regionale Basilicata ancora in via di definizione. Durante la riunione del Dipartimento Sanità di ieri è emersa da parte di tutti la necessità di immaginare un sistema di cura, diagnosi, prevenzione e assistenza in grado di evolversi, trasformarsi e innovarsi per uscire da una crisi che sembra inarrestabile e che ha fatto precipitare il sistema sanitario di Basilicata agli ultimi posti in Italia nella quantità e nella qualità di prestazioni e della erogazione dei Lea. La dottoressa Parente da parte sua ha relazionato sul come il cambio del Governo nazionale incida anche sulle politiche sanitarie e sull’utilizzo del Pnrr. Per quanto riguarda le dinamiche più locali i componenti del Dipartimento hanno individuato nella cronica carenza di personale, nel modello troppo ospedale-centrico e nell’assenza del territorio nel Materano i problemi più urgenti. Altri punti di debolezza del sistema sanitario locale attengono principalmente il grave fenomeno dell'emigrazione sanitaria e scarsa attività diagnostica e preventiva pubblica, condizionata dalle enormi criticità concernenti le infinite liste di attesa.

Tortora, 18 marzo 2023 – “A Tortora ho portato ancora una volta il mio netto e perentorio no alla riapertura dell'impianto di San Sago". A riferirlo è il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Polese. Davanti a una platea di oltre mille persone e composta da sindaci, associazioni. cittadini e studenti, l’esponente di Italia Viva ha evidenziato come la scelta di un impianto di stoccaggio rifiuti in uno dei posti più belli del sud Italia, sia una scelta scellerata e senza senso, portando un esempio calzante: “Ognuno di noi a casa ha i secchi per raccogliere la spazzatura, ma nessuno si sognerebbe di collocare questi all’interno del salotto di casa. Ora se questo tratto stupendo compreso tra Basilicata e Calabria è considerato da chiunque un vero e proprio salotto, capite quanto può essere assurda e ingiusta una decisione del genere?”. “Io in prima persona, in coerenza con la proposta da me portata in Consiglio e votata all’unanimità contro la riapertura dell’impianto, e tutto il gruppo di Italia Viva del Lagonegrese, stiamo mettendo e metteremo in campo tutte le azioni in campo per scongiurare una riapertura dannosa per le comunità e per un territorio già messo in ginocchio a livello infrastrutturale, economico e turistico da una frana come quella di Castrocucco che va risolta al più presto”, ha dichiarato a gran voce il vicepresidente del Consiglio regionale lucano. “La presenza di tanti giovani e cittadini che lottano accanto alle istituzioni è un segnale positivo di speranza e forza, in una bellissima giornata di sole che speriamo illumini le menti di chi dovrà decidere le nostre sorti all’interno di una Conferenza dei servizi che non potrà fare a meno di sentire e ascoltare il nostro forte e deciso No”, ha sottolineato Polese che ha concluso: "Sono orgoglioso di aver partecipato a questa manifestazione insieme a una nutrita delegazione del mio partito Italia Viva che dall'inizio di questa vicenda non ha mai fatto mancare il proprio sostegno contro l'impianto di San Sago".

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